sabato, dicembre 16, 2006
Work in Progress
Lo so che è solo un colloquio preliminare, un colloquio di gruppo, e che comunque se andasse male non sarebbe chissà quale tragedia. Però sono eccitato da questa prima esperienza... Per me è davvero importante. Perché negli ultimi 5 anni ho studiato tanto anche per questo, e quando mi immaginavo dopo la laurea sognavo un colloquio con una grande azienda, vestito bene. :P E quindi questo colloquio rappresenta parte di quello che ho sempre sognato per la mia vita lavorativa. E' un po' come un cantante o un musicista a cui viene offerta la sua prima audizione da una grande casa discografica, o uno scrittore la cui casa editrice esamina gli scritti...
E quando ho saputo che mi avevano chiamato per questo colloquio sono stato davvero contento, mi sono sentito, oltre che un po' spaventato, eccitato, realizzato. Anche se poi, per altri motivi, l'entusiasmo si è smorzato, per me rimane una cosa importante. E forse non sono nemmeno riuscito a far capire a chi mi sta intorno che per me lo è, che ci tengo. Perché appunto è un traguardo a cui ho sempre aspirato (non solo un colloquio, lavorare per una ditta di questo tipo :P); poi può darsi che inizi e la cosa non mi piaccia, che dopo poco cambi completamente idea... mai dire mai.
E quindi sono davvero contento di poterlo fare: comunque andrà sarà un'esperienza che mi rimarrà, e se andasse bene potrebbe rappresentare un'opportunità interessante :)
domenica, dicembre 10, 2006
Crossing lives
LAMPO DI VITA | |
a quel tempo ero solo un ragazzo che stava cambiando la pelle
non ero padrone di niente ero un angelo fragile e ribelle
a scuola me ne fregavo dei voti non volevo essere giudicato
ma quanto entusiasmo che avevo e quanta voglia di imparare a volare
e che voglia di stare ad ascoltare e conoscere tutte le cose
ma i professori non insegnano niente bisogna sempre fare da soli
volevamo imparare a fregare il dolore
essere felici imparare l’amore
chissà se tu sei cambiata
chissà dove sei finita
in questo lampo di vita
chissà se sei stata amata
chissà se quella ferita
chissà se poi è guarita
in questo lampo di vita
chissà se ti sei salvata
a quel tempo eri una ragazza nascosta tra i capelli e gli occhiali
un angelo ingenuo e ribelle che provava ad aprire le ali
e chissà se hai imparato a fregare il dolore
se sei felice se hai imparato l’amore
chissà se tu sei cambiata
chissà dove sei finita
in questo lampo di vita
chissà se sei stata amata
chissà se la tua ferita
chissà se poi è guarita
in questo lampo di vita
che ci sembrava infinita
E' una canzone che mi è piaciuta subito, moltissimo.. E' dolce e un po' malinconica, e l'idea che mi ha fatto tornare in mente è questa: immaginate, da un giorno all'altro, di sparire per 5 anni e di poter tornare poi a incontrare le persone che conoscete oggi, che vi sono vicine.. Cosa chiedereste loro? Come ve le immaginate?
Tralasciando ovviamente le complicazioni che comporterebbe una separazione (tanto si lavora di fantasia :P) cosa chiedereste a queste persone?
Io se incontrassi, dopo 5 anni da oggi, la mia piccola, le chiederei se alla fine ha deciso di fare la giornalista, la scrittrice, o se scrive per una rivista di cinema ^_^. Le chiederei se è soddisfatta di se stessa, di quello che ha ottenuto. Se ha riniziato a guidare :P. Le chiederei se sta con qualcuno, e se è felice. Le chiederei se le sue sorelle si sono sposate, e se ora che non ci sono più in casa con lei le mancano, perché so che perdere una sorella che si sposa non è facile, anche se ci si abitua :P. E vorrei sapere se vive da sola, e se rimpiange qualcosa del passato. E magari qualcosa sulla sua migliore amica, un tizio romano e un giornalista :D.
A qualche amico chiederei se alla fine si è trasferito davvero a Milano, se la sua telenovela è finita o perdura ancora, se è mai andato a lavorare o studiare all'estero. A un altro se finalmente ha trovato una ragazza per cui vale la pena mettersi subito in gioco, perché ti rendi conto che è quella giusta, e se gioca ancora a pallavolo. A un terzo se gioca ancora ad hattrick, e se ha finito di spezzarsi o si barcamena sempre tra calcio e calcetto :P. Insomma, sarei curioso di sapere come andrebbero avanti le vite delle persone a cui tengo se non ci fossi io.
giovedì, novembre 30, 2006
Pensieri in libertà
In realtà non ho ben chiaro in mente cosa scrivere, ma un mucchio di pensieri incompiuti e cose da dire senza un filo logico, che mi ronzano in testa...
Stasera mi sono innervosito: ero di buonumore oggi pomeriggio, ho passato dei bei momenti, e poi, dopo essere tornato a casa dal cinema, mi sono innervosito un sacco. E' vero che, come o scritto in altri post, negli ultimi mesi mi deprimo facile, ma stranamente non ero depresso, ma solo nervoso. E' strano come le persone spesso appaiano diverse da come sono, o come a volte si comportino in maniera diversa a seconda di chi hanno di fronte. E in giorni come questi apprezzo ancora di più la mia famiglia! Io non sono uno che critica molto, e ammetto che siamo una famiglia per certi versi strana e molto particolare, forse a volte difficile da capire :P Però siamo un famiglia che adoro, non la cambierei con nessun'altra al mondo, davvero! A volte si da per scontato quello che si ha, si da per scontato che i genitori ci debbano essere sempre per noi, che debbano sempre aiutarci, perché così dev'essere... Si dà per scontato che le sorelle o i fratelli debbano sempre essere disponibili per noi, senza rendersi conto di quanto invece questo sia importante e profondo, di quanto non debba essere in alcun modo ridotto a un fatto dovuto. La famiglia non te la scegli.... Nasci in una famiglia, cresci con quella, ti confronti, impari e cambi con i tuoi familiari. Per certi aspetti finisci per assomigliare alla famiglia, perché in qualche modo il vivere con essa ti condiziona. E proprio perché non si sceglie non bisogna mai dare per scontato quello che si ha! Mai!
E mi viene ancora da ripensare alle persone... E' incredibile quanto sia difficile capire una persona, quanto sia complessa la mente umana. Ogni giorno di più mi rendo conto come ci possano essere tante persone diverse, che hanno reazioni diverse e che pensano cose diverse sulle questioni più ovvie. E ci si rende conto come sia difficile andare davvero d'accordo con una persona. Ci sono persone i cui comportamenti non mi riesco proprio a spiegare: il dover criticare su tutto, il litigare solo per il gusto di farlo, magari facendo volare parole forti e un momento dopo ridendo quando la persona con cui hanno litigato sta male o continua a ripensare a tutto quello che ci si è detti. Andare a sindacare ogni più piccolo comportamento pensando che tutto ci sia dovuto, di dover essere sempre al centro di tutto, che chiunque non faccia ogni cosa per noi ci faccia un torto. E comportarsi in maniera diversa, opposta, a seconda delle persone con cui siamo: e questo non perché con alcune non si è in confidenza, ma solo perché così siamo abituati, o ci fa comodo. Le persone hanno dei comportamenti davvero incomprensibili, e spesso nemmeno se ne rendono conto... Perché per loro magari sono logici, o, più comprensibilmente, perché non hanno voglia di fermarsi a riflettere se quello che fanno o dicono sia giusto o abbia un senso. La mente umana è strana... Stranissima!
Mi sarebbe piaciuto fare lo psicologo... Magari sarei stato d'aiuto anche a me stesso :P, e avrei potuto capire un po' meglio gli altri... Forse!
domenica, novembre 26, 2006
martedì, novembre 21, 2006
Amici
Oggi ho riflettuto su quanto a volte sia difficile consolare gli amici... Quando a qualcuno che ci è vicino capita qualcosa di brutto,
E non è facile quindi riuscire a consolare e aiutare qualcuno. Forse si tratta solo di saperlo ascoltare, di fargli capire che può contare
martedì, novembre 14, 2006
......
...
Sarò troppo new age ma penso che il Karma abbia una forza potente. Perché sinceramente penso che, se c'è del cattivo Karma in arrivo, non hai scampo. Forse Karma vuol dire agire correttamente, o semplicemente essere quello che si è... In ogni caso c'è di che riflettere.
Ci sono milioni di motivi per cui un rapporto può andare a monte: forse perché non hai le palle per farlo funzionare, oppure perché sei stufo marcio di fare i salti mortali. Prima o poi mollano tutti...
Alla fine tutto si riduce a una questione di tempismo: a volte hai solo un momento per decidere, e se il momento è giusto e a te sta bene non fartelo sfuggire. La mancanza di tempismo può rovinare tutto!
Errore Irreversibile
E non è facile accettarlo, soprattutto perché spesso non dipende da te. A volte, quando fai qualcosa, ti rendi conto che stai commettendo un errore, ti rendi conto che stai sbagliando. E anche se poi fai la cosa giusta, e cerchi di porvi rimedio, spesso non riesci a cancellare quello che hai fatto. Altre volte non ti rendi conto di quello che stai facendo, non riesci a valutare le conseguenze di quello che stai facendo. E forse è ancora peggiore...
Crescendo non si impara dai propri errori... si imparano le conseguenze che questi hanno. E si impara che alcuni errori, più di altri, modificano le relazioni e i rapporti, quello che gli altri pensano di te, e cambiano anche te e il tuo modo di pensare. E bisogna accettarlo e sperare che quello che avevi non si perda, sperare che diventi qualcosa comunque diverso, ma forse più maturo e consapevole, anche se non è facile.
"Non è mai piacevole quando ti accusano di aver sbagliato, soprattutto se hai ragione. E quando succede non puoi far finta di niente, perché se vuoi imparare dai tuoi errori devi portarli con te"
Ego
Ambrose Bierce
Tutti si scagliano contro l'egoismo come se fosse possibile sopravvivere senza. Da biasimare è solo il suo eccesso.
Alessandro Morandotti
Non è la prima volta che mi sono messo a riflettere su questo argomento... Egoista è una persona che mette se stessa davanti agli altri, che pensa per prima cosa al suo benessere. Ma siamo sicuri che l'egoismo sia davvero negativo? Che vivere in maniera egoistica sia sbagliato? Non è sempre vero... Fin dai tempi antichi l'egoismo è stato visto come il male della società, ma un pensatore come Nietzsche riconosce la morale egoistica come quella del superuomo, quindi ne dà connotazioni positive di realizzazione di se, e altri lo hanno indicato come il modo di affermare la propria libertà, il proprio io, di non essere soffocati dagli altri.
Non sono una persona egoista, tutt'altro. Difficilmente metto me stesso davanti agli altri, ma a volte mi è capitato di chiedermi se questo sia giusto. A volte penso che sarebbe giusto essere egoisti, penso che tutti dovremmo esserlo. E a volte dovremmo semplicemente agire per noi stessi, vivere come ci pare, senza pensare a quello che tutti gli altri possono pensare, dire o fare.. E' un pensiero pericoloso, perché se portato all'estremo le conclusioni sono disastrose :P. Però non è del tutto sbagliato... Il proprio Io va salvaguardato, non si deve cadere nell'errore opposto. E a me capita. Qualche volta dovrei pensare semplicemente a me stesso, senza preoccuparmi del resto del mondo. Anche se per me è più facile a dirsi che a farsi :P
sabato, novembre 04, 2006
Uno, nessuno e centomila
Tutti, chi più chi meno, indossiamo delle maschere... Come esseri umani ci viene naturale adattarsi alle differenti situazioni, alle differenti persone che incontriamo e con cui entriamo in contatto, ai differenti ambienti.
Può capitare che alcune persone conoscano una sola versione di noi, una maschera che si indossa e dietro la quale ci nascondiamo, con la quale ci rapportiamo verso di loro. E come mi diceva qualche giorno fa una persona molto saggia, se queste persone vedessero come ci comportiamo in altre situazioni o con altre persone forse stenterebbero a riconoscerci. La natura umana è complessa e a volte incomprensibile. Le motivazioni per cui ci comportiamo così sono moltissime, spesso non chiare nemmeno a noi stessi... Spesso è una forma di difesa: lo facciamo quando non ci sentiamo a nostro agio, quando abbiamo paura di essere giudicati, quando abbiamo paura che altre persone ci conoscano veramente per come siamo. Ma il discorso è molto più intricato.. Perché messa così sembrerebbe un processo razionale, un processo che ci porta ad attivare una sorta di meccanismo di difesa e che ci fa comportare in un certo modo. Ma non è del tutto vero. Le motivazioni possono essere quelle, ma la cosa non è così chiara: perché noi indossiamo una maschera continuamente, in ogni aspetto della nostra vita o quasi... Perché l'educazione, la cultura, il senso del giusto, il senso di colpa, il senso del pudore, delle regole, del quieto vivere, ogni cosa limita in qualche modo la nostra libertà... Non lo dico in senso negativo, è un fatto inevitabile. L'uomo in quanto tale è portato a essere influenzato dall'ambiente in cui cresce, dal modo in cui viene educato, e cambia e si modifica a seconda di questo. C'è chi dice che per essere veramente se stessi bisognerebbe buttare ogni maschera, ogni costrizione, ogni copertura... Ma è davvero così? Quello che siamo è davvero il recupero di una dimensione istintiva, in cui il comportamento impulsivo ha il sopravvento sulla ragione e sull'intelletto? Mi sembra un'affermazione azzardata... Probabilmente il nostro vero Io è davvero un insieme di maschere, un insieme di comportamenti, un adattarsi a mille situazioni e persone diverse. Forse il comportarsi diversamente con persone diverse, o sul posto di lavoro piuttosto che a casa, è tutto parte di noi. E forse per recuperare quelli che siamo veramente ci vorrebbe ancora una situazione da romanzo: forse per capire chi siamo dovremmo fare come Mattia Pascal, abbandonare tutto e tutti, tutto quello che abbiamo e che siamo diventati, e ripartire con una nuova vita, da zero. Forse solo così ci si renderebbe davvero conto di chi siamo, perché saremmo liberi dalle costrizioni che ci siamo autoimposti. Ma è davvero questo quello che vogliamo?? Non ne sono sicuro... ^_^
"Penso che tutto dipenda da come vogliamo essere visti dagli altri: certi vogliono essere visti come ribelli, certi vogliono essere visti, punto. Certi pongono limiti al bisogno di difendere la propria immagine. Quanto a me, appena ho smesso di preoccuparmi della mia immagine, ho iniziato ad apparire migliore.."
mercoledì, novembre 01, 2006
Riflessioni e Cambiamenti
Sono sempre stato, come ho già scritto in altri post, una persona sempre di buonumore, sempre allegra e sorridente, uno che non aveva bisogno di nulla o quasi per essere sereno. Non sono mai stato uno che si innervosiva facilmente, che si arrabbiava facilmente.
Ma forse quello che mi hanno detto è vero, forse sono cambiato rispetto a quello che ero solo qualche mese fa... Perché è vero quello che mi hanno detto: oggi mi sembra, a volte, che basti poco per innervosirmi o per "disturbarmi"... Mi sembra di annoiarmi più facilmente rispetto a un tempo, di fare le cose, a volte, con meno entusiasmo, e con più fatica; pensando a questa cosa mi torna in mente un allenamento di pochi giorni fa: mi sono annoiato a quell'allenamento... Ok, non è che fosse stato divertente, ma non mi era mai capitato (o comunque molto raramente) di annoiarmi così a un allenamento. Eppure di allenamenti noiosi ce ne sono stati altri, almeno credo :P.
E allo stesso modo mi sembra, negli ultimi tempi, di essere più irritabile del solito, e più stressato. E' vero che è un periodo in cui probabilmente sono molto sotto pressione, sto preparando la tesi, devo studiare molto, dormo poco... Però è anche vero che mi sembra di prendermela di più di come facevo un tempo. Mi viene in mente una discussione assurda che ho avuto con la mia Piccola a proposito del lavarsi i capelli in vasca o nel lavandino :P Vi sembra una cosa per cui si può discutere??? è il colmo :P.
Eppure ripenso a qualche mese fa, un giorno che tornavo a casa dopo essere stato al Neto con l'Ele... passai dai gigli, e tornando mi fermarono i carabinieri perché andavo troppo veloce, multa e due punti in meno sulla patente -_-. Avrei dovuto essere arrabbiato, irritato, triste... Eppure non lo ero, me lo ricordo bene.. presi la cosa con una tranquillità e una calma tali che mi sorpresi. Con questo non voglio dire che sia giusto essere felici se si lasciano 130 euro e due punti al comune :P... Era solo un esempio per dire quanto fossi tranquillo e sereno... E adesso mi sembra di non esserlo più. Qualche tempo fa mi è capitato, un po' di notti, di fare dei sogni deprimenti (che magari non mi ricordavo nemmeno completamente) e di svegliarmi depresso, di stare lì a rimuginare su cose che nemmeno erano successe realmente... E anche questo non mi era mai capitato prima...
E poi mi deprimo più facilmente... Mi sono sempre depresso molto per le litigate con il mio amore, lei può confermare :P però non mi era mai capitato, ad esempio, di deprimermi per l'università, mentre qualche tempo fa, quando preparavo la tesi, mi è capitato di deprimermi e di essere stressato (ricordo ancora il bellissimo giorno che mi ha regalato la mia piccola per rilassarmi.. Grazie amore ^_^).
E' strano, perché la mia vita mi piace, mi piace davvero... E' vero che è un periodo molto impegnativo e che può essere stressante, ma sono sempre stato uno le cui giornate sono sempre state piene zeppe di impegni e appuntamenti, e anche se periodi in cui sono stato stressato ce ne sono stati anche in passato, difficilmente si sono protratti per più di qualche giorno, e la presenza di molti impegni non ha mai cambiato il mio carattere o il mio modo di relazionarmi agli altri.
Boh, forse è davvero un periodo stressante, un periodo in cui dormo troppo poco e mi trascuro un po' troppo... Dicono che quando si dorme poco si diventi facilmente irritabili :P
O forse ho bisogno di un buono psicologo... Chissà :D
domenica, ottobre 29, 2006
Just two cents
Penso che la vita sia condizionata dalle scelte che si fanno mano a mano che si va avanti. Tipo quella di ribellarsi a un superiore, quella di mettere a fuoco le cose che si hanno in comune invece del contrario, o di permettere a qualcuno di aiutarti, una volta tanto. L'importante è credere nelle proprie convinzioni e restare sempre con i piedi per terra.
Penso che ogni giorno sia fatto di tante piccole prove. A volte viene messo alla prova il nostro carattere, a volte la nostra fermezza, a volte il nostro senso dell'amicizia. E se siete fortunati, nel momento decisivo ne uscirete vincenti.
mercoledì, ottobre 25, 2006
Born to be Alone!
Ultimamente sto riflettendo moltissimo su chi sono, sul mio modo di vivere e di comportarmi, sul perché sono quello che sono e su come dovrei o vorrei essere. Dicono che pensare troppo fa male, e forse è vero :P. Però nella vita ci sono periodi di riflessione e cambiamento, e probabilmente mi ci trovo giusto in mezzo. :) E poi non pensare del tutto probabilmente sarebbe peggio :P.
Il concetto che volevo esprimere è un po' complesso, e so già che non sarà facile arrivare alla fine del discorso e rendersi conto di esserci riuscito, ma ci proverò. Nella mia vita, soprattutto negli ultimi anni, mi sono abituato a vivere da solo. Il che è strano per una persona abituata a uscire molto, a frequentare moltissime persone diverse, amici e non. Eppure ho sempre vissuto da solo. ho sempre vissuto tenendo per me tutti i miei problemi e le mie soddisfazioni, le difficoltà e i sogni o le aspettative. E' strano essere qui e pensare così a se stessi, guardandosi quasi dal di fuori. Molti dei rapporti che ho avuto forse non sono stati completi.. Non voglio dire che non siano stati veri rapporti, o vere amicizie. Persone con cui si sono condivise esperienze di ogni genere, timori, paure, sogni e speranze, persone che comunque sono sempre state lì ad aiutarti se ne avevi bisogno, su cui hai saputo di poter contare... Quello che cercavo di esprimere è che forse è incompleto il modo in cui io li ho vissuti. Perché alla fine quello che io ho condiviso di me è stato poco.
Non ricordo se è sempre stato così, non ne ho idea :P. Probabilmente non sempre, anche se in parte credo ci sia sempre stato questo mio modo di essere. Sicuramente è diventato più netto da quando sono all'università; l'entrare in un nuovo mondo, in un nuovo ambiente, il dover passare da una situazione in cui vedevi tutti giorni gli amici di sempre a un'altra in cui eri costretto a vederli solo ogni tanto, perché gli impegni finivano per accavallarsi, e le difficoltà non erano più comuni a tutti (ci avete mai fatto caso? Niente rende più vicine due persone che affrontare le stesse difficoltà, lottare insieme per superarle.. :) Vale sia nelle piccole cose, che siano un esame o un'interrogazione, sia in quelle più gravi: credo che l'unione che provano dei commilitoni in guerra sia davvero profonda.. Comunque questo post non parla di questo, non divaghiamo troppo :P), unite al fatto che ormai ti senti forse più maturo, in un certo modo più adulto e capace di contare su te stesso, ha accentuato questo mio modo di essere: il pensare di affrontare le proprie difficoltà da soli, il non sentire il bisogno di parlarne o di condividerle con qualcuno, ma di tenersele per se (non lo dico come una cosa che fa stare male, ma come un dato di fatto..);non parlo di problemi grossi, perché ogni volta che ci sono stati la mia famiglia è sempre stata lì, ha fatto di tutto per aiutarmi a superarli, mi è sempre stata vicina; parlo proprio delle piccole cose quotidiane, dell'università, del lavoro, dello stress.. a tutto questo si è unita una vita che in certi periodi è stata davvero massacrante (a ripensarci ora mi sembra lontanissima e mi sembra impossibile averla fatta per tanto tempo) e che ben si legava a questo mio atteggiamento :P : uscire la mattina presto, svegliandosi prima di tutti, andare a lezione e passare tutto il giorno in università, per poi uscire la sera alle sette e correre in palestra ad allenarsi; tornare poi a casa la sera, mangiare tardi e andare a letto, magari dopo aver visto una puntata del telefilm o del cartone di turno, uno dei pochi momenti di relax a disposizione.
Tutto questo mi ha abituato a sviluppare una sorta di indipendenza da tutto e da tutti, mi ha portato a parlare sempre meno di me e dei problemi, ma in generale a parlare sempre meno di tutto quello che mi riguardava. Non che facessi una vita solitaria, forse il termine più corretto è individuale. In quest'ultimo anno invece sono cambiate un bel po' di cose... Perché mi sono trovato a innamorarmi di una persona fantastica, e il rapporto che è nato è ovviamente qualcosa di diverso da tutto quello di cui ho parlato ora. E è qualcosa che non ammette un modo di vivere a cui ero abituato. E' qualcosa che richiede un cambiamento, ed è un cambiamento profondo e radicale. E io sono cambiato moltissimo in questi mesi, ogni volta che ci rifletto me ne rendo conto. E sono sicuro che dovrò cambiare ancora molto, ce n'è di strada da fare. :P Ieri il post avrebbe avuto un altro tenore, completamente diverso e molto più pessimistico :P. Oggi però non ne ho voglia... Oggi voglio essere fiducioso.. Perché come dicevo sono cambiato tanto in questi mesi, e sebbene cambiare sia un processo difficile (e a volte emotivamente "doloroso" :P ) è comunque sempre possibile farlo, se ci sono motivi validi, e alla fine si tratta solo di crescere e di rendersi conto di quello che davvero è meglio per noi, di quello che si vuole, delle persone che desideriamo essere. E non si deve mai smettere di cercare di diventare quello che si desidera.
sabato, ottobre 21, 2006
through her eyes
"A volte per guardare dentro te stesso devi farlo attraverso gli occhi di un altro.
Se sei fortunato quello che vedi ti piacerà, oppure ti insegnerà qualcosa. Se quello che vedi
non ti piace devi solo sperare di non aver bruciato troppi ponti."
Questa frase, tratta da un episodio di Scrubs, è una cosa a cui ho pensato spesso, soprattutto negli ultimi tempi (non ultimissimi :P). E secondo me esprime in maniera efficace una verità. Spesso, quando si crede in qualcosa o semplicemente si è abituati a vivere in un certo modo, si finisce per dimenticare le alternative, che ci possono essere persone che la pensano in modo completamente diverso, e che magari ci portano a mettere in discussione le nostre stesse idee e certezze. E la cosa è sicuramente vera in una relazione profonda, quando ci si innamora di una persona o quando si ha un'amicizia speciale... Perché ogni parola che dice quella persona ci fa riflettere, e spesso ci aiuta a guardare meglio dentro noi stessi, a capire se veramente quello che pensiamo sia giusto, se davvero si sono considerate tutte le opzioni. Spesso ci vuole una persona importante per farti rendere conto che stai sbagliando. Ma il discorso è vero anche al contrario: sentire che una persona per te importante è fiera di te, sentire che sei importante per lei, ti fa rendere conto di quello che sei e di quello che hai realizzato in modo molto più forte e profondo di quanto riesci a fare da solo.
Vedersi con gli occhi degli altri aiuta quindi a conoscere meglio se stessi e a riflettere sulla propria vita...
giovedì, ottobre 19, 2006
Magic Moments
ti cambiano completamente. Alcuni di questi momenti sono improvvisi, non te li aspetti, e durano
un attimo, ti colpiscono. Altri sono momenti attesi, che sogni da tutta una vita. Entrambi questi momenti devono essere vissuti al massimo, perché sono unici e non tornano più... Rimangono sempre impressi nella mente di ognuno di noi, e il loro ricordo non si può cancellare o modificare, è parte di noi.
C'è chi ha detto "La vita si gioca in un colpo solo, il resto è attesa..." e chi scrive che "La vita non è altro che la continua attesa tra momenti che valgano la pena di essere vissuti" (non era proprio così mi sa :P Mi suona male.. :P). Non sono d'accordo con queste due affermazioni, ma sottolineano l'importanza dell'attimo, del momento. Ci sono giorni perfetti, in cui tutto quello che hai sempre sognato si realizza, in cui ottieni quello che hai desiderato con tutto te stesso, e ti rendi conto che è tutto più bello di come lo avevi mai immaginato, e che è reale. Ti rendi conto di quanto importante sia il momento che stai vivendo, e le persone con cui lo condividi. Come dicevo, a volte è una cosa improvvisa, che non ti aspetti, che ti sorprende... Altre volte è una situazione che desideravi, che hai sognato e ti sei immaginato, che hai sempre voluto vivere. Sei mesi fa è stato uno di questi giorni... Un giorno perfetto, dall'inizio alla fine! Un giorno che hai sognato, che hai immaginato, ma che non potevi sognare migliore di come è stato! Un giorno che ti ha cambiato, ti ha segnato, ti ha lasciato una traccia indelebile in testa e sul cuore! Un giorno a cui ripensi sempre, dolcemente e con un po' di malinconia per un momento che non tornerà più! E alla fine l'unica cosa che conta è averlo vissuto, è averlo condiviso con qualcuno che ami... E' una cosa che dà un senso alla tua vita ^_^
martedì, ottobre 17, 2006
Stardust Evolution
Un ultimo pensiero per una riflessione con cui mi trovo d'accordo: quando l'intervistatore gli ha detto che molte persone lo criticavano perché "copiava" lavori già esistenti, opere di artisti diversi, lui ha risposto che era fiero di farlo... Ha risposto che il suo lavoro era proprio vivere la realtà, la società, confrontarsi con quello che esiste, e quando qualcosa lo colpiva o gli piaceva farlo proprio e rielaborarlo.
La riflessione nasce spontanea: non è quello che fanno tutti gli artisti? In parte è così: la realtà è quella che è, è sempre lì, uguale per tutti, cambia però il modo in cui la si percepisce... E l'artista la percepisce in un modo più profondo, la fa propria e la rielabora, e la presenta al pubblico cercando di esprimere delle emozioni, quello che sente.. E ancora ognuno percepirà l'opera dell'artista a modo suo. Se ci pensate sono pochi quelli che inventano cose nuove, dalla poesia alla musica, all'architettura, alla scultura, fino alle moderne forme di intrattenimento, come il cinema o i videogiochi; quasi tutti riprendono e rielaborano delle opere di altre persone, espressioni di altri artisti, e le fanno proprie, producendo dei veri e propri capolavori.
Che poi Bowie fosse attratto solo da chi usciva dagli schemi, da chi rifiutasse il classico e le regole della melodia per esprimersi più liberamente, è cosa che lui non nega, ma di cui anzi va fiero. e questo è il bello di questa intervista: si vede come nella sua vita tutto quello che ha fatto, dalle cose più vecchie a quelle più nuove, lo ha fatto perché voleva, perché ne era convinto, perché se lo sentiva... E quando si è reso conto che quello che faceva non gli piaceva e non lo realizzava ha smesso di farlo.
Sono poche le persone che possono dire altrettanto...
mercoledì, ottobre 11, 2006
11 Ottobre 2006
sabato, ottobre 07, 2006
Piccoli amici
La riflessione che ho fatto nasce dalla considerazione dell'importanza che questi animali hanno avuto nella mia vita, e che in genere hanno sulla vita di ognuno. Perché a volte si sottovaluto l'importanza di avere la compagnia di un animaletto... Ripenso a quante volte sono solo in casa e la mia gattina viene lì vicino, o si stende sopra di me quando sono sul divano... E mi fa compagnia! O quando le mattine d'inverno devo alazrmi prestissimo e lei viene a svegliarmi, accarezzandomi la faccia con le sue zampine, o quando dorme sul letto e ti riscalda (anche se vuole sempre tutto il posto :P). Ma penso anche a quello che si prova a tenere tra le mani un cricetino, a vederlo correre e mangiare, ad accarezzarlo sul pancino. :) Ogni animale ti arricchisce, diventa una presenza importante della vita, e forse inconsapevolmente, forse no, ti rende più felice, o ti consola. C'è chi li considera semplici passatempi, quasi simili a giocattoli... Per me non è così, sono dei compagni! Saluto quindi tutti gli amici animali e chiunque se ne prenda cura... ^_^
domenica, ottobre 01, 2006
Vi voglio bene ^_^
venerdì, settembre 29, 2006
Reflecting Pool
Ultimamente sto pensando molto a chi sono, alla mia vita, a quella che era in passato e a quella che potrebbe essere in futuro. Come chi legge questo blog già sa sto preparando la tesi della laurea specialistica, e questo rappresenta un momento di cambiamento, un taglio con la vita passata, se si vuole un taglio con la vita da ragazzo. E’ normale quindi che ci si metta a riflettere, a fare un po’ il punto della situazione. Ripenso a come sono arrivato qui, a cos’ero e a cosa sono oggi. Sono sempre stato una persona che ha avuto moltissimi interessi, che si è sempre dedicato a mille attività, dalle più serie (studio, sport) alle più frivole (telefilm, fumetti, cartoni animati, giochi, computer.. un sacco di cose :P) con passione ed entusiasmo, che si è sempre impegnato per organizzare i mille impegni delle giornate. Una persona comunque consapevole di quello che aveva e di quello che non aveva, si seguire una strada delineata, di quello che voleva.
Poi tra la fine dello scorso anno e l’inizio di quest’anno ho incontrato una persona che mi ha cambiato la vita, me l’ha completamente rivoluzionata. Una persona capace di farmi riflettere su me stesso come non avevo mai fatto e come non ero abituato a fare se non in circostanze particolari, una persona capace di farmi mettere in discussione, di farmi pensare su tutte le scelte della mia vita. Capace di far saltare tutte le mie priorità, di rivoluzionare l’importanza che si da a ogni aspetto della vita.
L’altro giorno abbiamo parlato, e discutendo mi ha detto una cosa che ancora una volta mi ha fatto riflettere, e cioè che sono una persona facilmente influenzabile, che dà molta importanza a quello che pensano gli altri.
Ci ho pensato parecchio la scorsa notte, e probabilmente un fondo di verità c’è, sebbene forse non relativamente all’argomento da cui è nato il discorso. Perché forse è vero che io non so cosa voglio, forse è vero che non ho capito cosa voglio fare della mia vita, cosa voglio realmente. Forse non ho capito quello che mi piacerebbe essere tra 1, 3, 5 o 10 anni. A volte mi sembra di non conoscermi, mi sembra di non capire mai quello che voglio, di non capire mai cos’è che mi piace, di non riuscire ad ascoltarmi. Qualche tempo fa mi è capitato di essere depresso, di passare delle giornate sempre triste senza riuscire a spiegarmi il motivo per cui questo avveniva. Non c’era un vero e proprio pensiero che mi disturbava, ma solo la sensazione che qualcosa non andasse, solo un’ansia addosso, come l’idea di avere un problema, qualcosa da risolvere che sebbene non ci si pensi c’è. Solo che anche provando a pensarci non riuscivo a capire il motivo per cui ero depresso. E questa cosa mi faceva deprimere ancora di più :P Perché trovavo assurdo essere depresso senza riuscire a darne una spiegazione, e mi sentivo in colpa per non riuscire a godermi tutte le cose belle che mi circondano. Io che sono sempre stato uno contento di quello che aveva, contento di tutto ciò che gli capitava.
Tornando al discorso principale, spesso mi sembra che lei mi conosca e mi capisca molto di più di quanto io riesca a fare. Mi sembra di poter rendermi conto di qualcosa solo quando è lei a farmelo notare.
Forse dovrei essere più convinto di me stesso, delle mie idee, di quello che voglio. Forse a volte dovrei cercare di pensare a me soltanto, dovrei essere un po’ più egoista e capire quello che è importante per me senza preoccuparmi di nessuno, senza aver paura di dire no a qualcuno. Anche questa riflessione è stata aiutata :P. Ho sempre pensato che essere pronti a cambiare il proprio punto di vista, le proprie idee, le proprie convinzioni, sia una cosa importante, una cosa positiva, e che è importante essere pronti, nella vita, anche a discutere e a riconsiderare le proprie scelte, senza andare avanti a testa bassa in una direzione che ci siamo scelti, perché non è mai troppo tardi per cambiare e trovare la direzione giusta per noi.
Però a volte vorrei essere sicuro di me stesso. Vorrei essere una persona che sa quello che vuole, che sa quello di cui ha bisogno, che è consapevole delle proprie scelte, di chi è. C’è stato un periodo della mia vita in cui credevo di essere una persona così, ma a volte penso che forse non lo sono mai stato.
Certo che sono proprio complicato :P
giovedì, settembre 28, 2006
Grazie Cucciola!
martedì, settembre 26, 2006
Orgoglio e Pregiudizio
L'orgoglio è un sentimento che può assumere aspetti positivi e negativi, come molti altri: da una parte è un bene essere orgogliosi, perché aiuta a farsi rispettare, ci motiva, ci spinge a fare azioni che magari non intraprenderemmo se non mossi da questo orgoglio.. Ma non è sempre un sentimento positivo. A volte per orgoglio si è disposti a rinunciare a cose molto importanti, come un'amicizia, un'amore o altro, e spesso a soffrire tantissimo, molto più di quello che si farebbe mettendo da parte l'orgoglio.
Mi sono spesso chiesto se sono una persona orgogliosa, e la mia risposta è un no con riserva :P. Non mi reputo una persona orgogliosa, anche se ci sono alcuni aspetti della vita in cui probabilmente lo sono. Penso allo sport, o allo studio. In generale se mi rendo conto che potrei ottenere qualcosa voglio ottenerla, non ci sto a perdere. E non so se sia per orgoglio o per altro, ma è così :P
Ci sono persone che sono disposte a buttare via l'orgoglio pur di poter ottenere quello che vogliono: Vasco cantava che l'orgoglio ne ha rovinati più che il petrolio
Giocala
Che cosa c'è
ti sei pentita
vorresti ritornare indietro
e dirgli cosa
che sei cambiata
che sei diversa
che in questi quattro soli giorni
sei cresciuta
ma c'è qualcosa che ti frena
si chiama orgoglio
quello che ti frega
corri e fottitene
dell'orgoglio
ne ha rovinati più lui
che il petrolio
ci fosse anche solo
una probabilità
giocala...giocala...giocala
giocala...giocala...giocala
Altri invece, al contrario, non sono disposti a rinunciare all'orgoglio. Celentano canta:
Per averti
Girasoli a testa in giù
avviliti come me
come posso immaginare
tutta la vita senza te
per averti
farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso
e se è questo
che tu mi chiedi
io ti perdo ma stavolta resto in piedi
anche se qui dentro me qualcosa muore
si per averti - per averti
farei di tutto
ma rinuncio con dolore
si per averti - farei di tutto
ma non ti voglio, non ti voglio
senza amore.
Tu due cuori non li hai
e a me non basta la metà
se tu scegliere non sai
scelgo io che male fa...
Ma senza voglia
e senza futuro
vado incontro tutto solo a un cielo nero.
Io non mi vendo
ma sto morendo
morsicato da un serpente e senza siero
disperato ma però un uomo vero.
Si per averti farei di tutto
ma non voglio avere un animo più brutto
si per averti farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso
per averti
farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso
e se è questo
che tu mi chiedi
io ti perdo ma stavolta resto in piedi
anche se qui dentro me qualcosa muore
si per averti - per averti
farei di tutto
ma rinuncio con dolore
si per averti - farei di tutto
ma non ti voglio, non ti voglio
senza amore.
Quindi, dopo tutta questa riflessione, non sono riuscito a darmi una risposta. Credo che essere un po' orgogliosi non sia un male, perché alla fine aiuta a stare bene con se stessi, ma credo anche che a volte si debba mettere da parte l'orgoglio e seguire il cuore, seguire quello che per noi è davvero importante
Riflessione sulla Conoscenza :P
"Per conoscere qualcuno devi capire per cosa si arrabbia"
Non mi ricordo se era esattamente così, mi fa fatica andare a controllare :P Ma il senso è chiaro, e credo che ci sia più di un fondo di verità in queste parole. Per conoscere qualcuno si deve capire cosa in lui provoca emozioni forti, cosa è in grado di deprimerlo, cosa è in grado di farlo arrabbiare, per cosa è disposto a lottare e a soffrire. Perché questo ci fa capire quali cose sono per quella persona veramente importanti.
Ma il discorso è ancora più complicato: conoscere una persona, conoscerla veramente, capirla veramente, è davvero difficile. Ci sono persone che pensiamo di conoscere e magari, con il loro comportamento, ci sorprendono, o persone che conosciamo da anni ma di cui ogni giorno ci sembra di apprendere qualcosa di nuovo. Mi viene in mente un'altra frase che mi piace, che dice che "E' difficile conoscere una persona, ma una persona facile a conoscersi forse non vale la spesa". E questo il più delle volte è vero: perché una persona facile a conoscersi magari è troppo superficiale, o non ha aspetti che la caratterizzano e la rendono unica. C' è anche chi dice che è impossibile conoscere completamente un'altra persona... E' una cosa su cui ho riflettuto molto, e non sono ancora riuscito a decidermi se sono d'accordo o no... Forse, per certi aspetti, è vero, ci potranno essere sempre alcuni comportamenti o alcune cose che ci stupiranno, ma altre volte penso che dopotutto non sia proprio impossibile. Ne riparlerò tra qualche tempo e vedremo quale sarà la mia convinzione :P
venerdì, settembre 22, 2006
Bravissima piccola!
E volevo ridire alla mia piccola quanto sono stato fiero di lei.. Perché vedere il suo nome stampato mi ha fatto un effetto strano, è stato emozionante. Pensare che comunque un bel po' di persone leggeranno un articolo che lei ha scritto. Ne abbiamo già parlato, e non so se lei in futuro vorrà fare la giornalista, se è quello che vuole davvero o se preferirà fare altro, ma sono contento di averla vista entusiasta oggi. Dopo che ha visto l'articolo e aver passato quei venti minuti buoni a dire peste e corna del titolo :P mi è sembrata soddisfatta, felice. E sono contento perché ha provato a farlo anche se non era una cosa che le ispirava particolarmente, anche se è stata una cosa un po' stressante, perché alla fine nella vita a volte bisogna provare per capire quello che si vuole realmente (non è un incitamento a fare cose che non ci piacciono, anzi... Tutto l'opposto ^_^). E sono fiero di lei. E deve essere fiera di se stessa, e convinta di saper scrivere bene e di poter fare tutto quello che vuole nella vita, qualsiasi cosa dica la sua famiglia (che a volte riesce a farla deprimere e scoraggiare), e voglio dirle di fare quello che le piace senza paura o insicurezza, perché è una persona in grado di fare tutto.
Brava piccola!
lunedì, settembre 18, 2006
Quell'inutile pezzo di carta...
Eppure oggi, finita la fila, ho firmato e ho preso quello stupido e inutile pezzo di carta, e leggendolo mentre lo stringevo fra le mani ho provato una bella sensazione, la sensazione di essere riuscito a raggiungere qualcosa, un obiettivo per cui ho faticato tanto, e ne sono stato contento.
E quindi sono felice di avere quel pezzo di carta, in attesa di finire la prossima tesi! :P
venerdì, settembre 15, 2006
Hattrick
Un saluto a tutti gli hattrickiani. :)
Stefmas
martedì, settembre 12, 2006
11 Settembre 2006
Ti amo piccola!
11 Settembre 2001
A noi resta il ricordo di un giorno tragico, di un giorno che ha sconvolto il mondo, di moltissime vittime...
domenica, settembre 10, 2006
Riflessioni...
Domani parlerò di entrambi gli argomenti, ma oggi volevo riflettere su una cosa... come ho già scritto ho da poco preso un cricetino, ma sono due giorni che non sta bene, trema e mangia poco o nulla, si muove poco, beve appena... E mi dispiace tantissimo. mi ci sono affezionato davvero tanto, anche se sono pochi giorni che lo ho: lo vedo che trema, mi sembra che soffra e non so cosa fare per aiutarlo; gli ho messo ogni tipo di cibo vicino, gli sposto sempre l'acqua vicino sperando che beva qualche sorso, lo accarezzo delicatamente. Ma mi sembra di non riuscire ad aiutarlo in alcun modo. Domani lo porteremo dal veterinario per sapere cosa può avere... E lo so che lo ho solo da qualche giorno, che è solo un cricetino e che non dovrei starci male, ma mi fa pena, gli voglio bene, mi sento anche in colpa perché si è sentito male dopo pochi giorni che l'ho preso, mi sembra di avergli fatto un torto, di averlo fatto stare male, povero piccolo! Spero che si rimetta...
sabato, settembre 09, 2006
What will I be? Whatever will be, will be!
In questo post parla di come non abbia idea di quello che sarà il suo futuro, di come non sappia cosa farà "da grande". E ci sono alcune cose che vorrei dirle:
Quello che vorrei dirti è che non ti devi preoccupare se non sai cosa andrai a fare in futuro, perché basta che ti fermi un attimo a pensare alla persona che sei oggi e ti renderai conto che non devi avere dubbi. E che potrai diventare tutto quello che vorrai... Perché la persona che sei oggi è una persona fantastica, è una ragazza che sa quello che vuole più di quanto si renda conto, è una ragazza che non ha paura di sognare e di desiderare, e di amare le persone così come le proprie passioni, a cui, come hai detto, piacerebbe provare a fare un sacco di cose, dalla giornalista, alla sceneggiatrice (oddio, questo l'ho detto io), alla critica cinematografica, alla bibliotecaria, alla padrona di un negozio (non si sa bene di cosa :P)... La persona che sei oggi è una persona che sa che nella vita quello che conta è trovare qualcosa che ti piace, che ti appassiona, che fai volentieri... Non qualcosa che sei convinto di dover diventare, ma che forse in fondo non è quello che vuoi; perché è questo il rischio che corrono le persone che non si fermano mai a riflettere sulle loro scelte, sulle loro decisioni. E è una persona che quando trova qualcosa che le piace non se lo fa scappare, ci si dedica completamente; e che, nonostante l'insicurezza, è intelligente, testarda, e disposta a lottare per quello a cui tiene veramente, e lo fa mettendoci tutta se stessa. Quindi a questa ragazza meravigliosa vorrei dire di non preoccuparsi, e di continuare a sognare di poter diventare quello che vuole, senza porsi limiti, e di provare a fare tutto quello che le piace, inseguendo i propri sogni, finché non si renderà conto che i suoi sogni si saranno realizzati. E vorrei anche ricordarle che sono fiero di lei, e di stare con lei. Ti amo piccola! ^_^
venerdì, settembre 08, 2006
Primi passi.. :P
giovedì, settembre 07, 2006
Un nuovo amico
Appena sarà un po' più a suo agio (sperando che riesca a bere.. -_-) cercherò di fargli una foto come si deve ;)
mercoledì, settembre 06, 2006
Curve nella Memoria
come del resto alla fine di un viaggio
c'è sempre un viaggio da ricominciare.
Bella ragazza, begli occhi e bel cuore,
bello sguardo da incrociare,
sarebbe bello una sera doverti riaccompagnare.
Accompagnarti per certi angoli del presente,
che fortunatamente diventeranno curve nella memoria.
Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,
ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria.
Questa frase è presa da una canzone di De Gregori (viaggi e miraggi), e ogni volta che la sento mi viene da riflettere su quanto sia vera e importante, soprattutto la parte in grassetto. Ci sono momenti nella vita che rimangono per sempre, degli attimi che ci hanno segnato, degli appuntamenti importanti che ci rimangono sempre impressi nella memoria, che ricordiamo per tutta la nostra esistenza.
Nella mia vita ci sono stati dei momenti così: nel mio recente passato ripenso a due giorni passati a Verona, ma anche a un periodo più lungo, all'inizio dell'anno, a tutto quello che è cominciato in quei giorni (già alla fine dell'anno scorso, anche se ancora non aveva preso forma :P). Andando più indietro nella memoria ci sono comunque stati dei momenti o dei periodi che ricordo con piacere, a volte con nostalgia, che rimangono appunto curve nella memoria.
Ed è qui che le cose si fanno difficili... Dei momenti come quelli che abbiamo vissuto non torneranno mai, e li ricorderemo sempre con un po' di malinconia. Ma il modo giusto per ricordarli sarebbe un altro, sarebbe rendersi conto che il fatto che quei momenti non tornino è una vittoria, perché quei momenti rimarranno lì, indelebili e scolpiti nei nostri ricordi, rimarranno sempre presenti, ci faranno sorridere dolcemente quando ci ripenseremo, o ci metteranno di buonumore a riparlarne con le persone con cui li abbiamo condividi. Se quei momenti potessero ritornare forse sarebbero meno speciali, magari li guarderemmo a distanza di tempo e ci sembrerebbero diversi, di sicuro meno unici. O magari passeremmo il tempo ad aspettare di riviverli, a cercare di ricreare le sensazioni e le emozioni che abbiamo provato... Ma è sbagliato, perché ogni momento ha senso nell'attimo in cui viene vissuto, all'età in cui si è vissuto. Oggi non sono la persona che ero anni fa, non sono quello che ero l'anno scorso, il mese scorso, o ieri... E quello che ero è stato parte di quei momenti, e sempre sarà parte dei ricordi.
Eppure a volte si avrebbe proprio voglia di riviverli quei momenti, così per ricordare l'effetto che fa, le sensazioni che si provano :)
martedì, settembre 05, 2006
Love is...
lunedì, settembre 04, 2006
Pallavolo
domenica, settembre 03, 2006
Londra
Lo stesso si può dire dei quartieri: in nessuna altra città che ho visitato la vita cambia così rapidamente da un quartiere all'altro, da una zona all'altra; è possibile trovarsi nei pressi di WhiteChapel e Brick Lane,circondati da arabi o bengalesi, dai ristoranti etnici e dal mercato locale, ma camminando per 10 minuti si arriva nella city, piena di grattacieli, ordinata, in cui tutti sono in giacca e cravatta! Si può passare dallo shopping caotico di Oxford Street e Regent's Street a quello di lusso di knightsbridge, a quello eccentrico e strano di Camden Town Hall... O passare dalla confusione di Piccadilly Circus al rilassante quartiere di Notting Hill, con giardini e case che sembrano uscite da una periferia lontana.
E lo stesso si avverte nell'architettura, con immensi grattacieli moderni che si ergono di fianco alla Torre di Londra, con un ponte costruito nel secolo scorso con uno stile di quasi mille anni fa.
E oltre a questo è una città culturale, piena di musei e opere d'arte, molti dei quali gratuiti (quelli statali almeno).
La trovo poi una città vivibile: per le dimensioni che ha si gira molto bene, i trasporti pubblici sono costosi ma funzionano egregiamente, e ovunque sono controllati dalle forze dell'ordine.
Certo ha anche dei difetti: prima di tutto è enorme, e pu lasciare spaesati. Ci sono poi delle zone non proprio sicure, soprattutto di sera; è popolata da personaggi strani ed eccentrici (non che sia necessariamente un difetto
Una città meravigliosa :)
sabato, settembre 02, 2006
Winter Time 2.0
venerdì, settembre 01, 2006
Momenti
Ho invece deciso di dedicare questo post a un momento, o meglio a dei momenti vissuti stasera... Rientrati dal cinema, dopo essere stati un po' a chiacchierare e discutere, salire in camera per buttare giù un piano di studi. Poi guardarsi, coccolarsi e abbracciarsi... Guardarsi ancora e aver voglia di fare l'amore, ma sapere entrambi di non poterlo fare. E in quel momento l'ho guardata, e ho cominciato ad accarezzarla e a baciarla dappertutto, coprendo ogni centimetro del suo corpo, sfiorandola con le mani e con le labbra su tutta la pelle; Poi ci siamo stretti forte, abbracciati, e ho continuato a baciarla, una serie di baci dolci, lenti. E' stato tutto istintivo, avevo voglia di baciarla senza fermarmi, di trasmetterle tutto l'amore che provo per lei, di guardarla nei suoi bellissimi occhi, di stringerci e stare abbracciati, così, tranquilli. Di sentirci uniti..
Ti amo piccola! ^_^
giovedì, agosto 31, 2006
Rage
mercoledì, agosto 30, 2006
Casa dolce casa
La sua casetta ha una ruota, un tubo che porta in una stanzina panoramica, un beverino e una ciotola, oltre a un ripiano non troppo stabile con qualche scaletta. :P Provvederemo ad arricchirla e a sistemarla con il tempo per renderla accogliente e confortevole. Ho anche comprato un po' di sabbietta per ricoprire il fondo della gabbia e un po' di cibo misto per criceti, in attesa che arrivi il nuovo ospite. :)
martedì, agosto 29, 2006
Winter time
lunedì, agosto 28, 2006
Lei
Il titolo
La storia siamo noi
Non sono nemmeno convinto del perché io abbia finalmente deciso di tenerne uno; è un bel po' che i blog sono di moda, ormai ce l'hanno tutti, è un modo di comunicare che ormai è conosciuto e sfruttato da moltissime persone nella rete. Eppure ho sempre pensato di non essere tipo da blog... Perché non è che abbia granché da dire, non mi piace molto parlare di me, non penso che la mia vita sia così interessante perché degli sconosciuti possano seguire quello che scrivo e temo di non avere la costanza per tenere questo blog aggiornato come dovrebbe. E allora perché ho deciso di aprirlo? Forse non c'è un vero motivo, ne avevo solo voglia.. O forse pensi di non avere voglia di scrivere o di non avere nulla da dire finché non ti rendi conto che ci sono persone per cui scrivere, che c'è un destinatario a cui inviare i tuoi pensieri, e questo blog potrebbe essere un modo ulteriore di comunicare. E' per quella persona che ho deciso di aprire questo blog, anche se in parte è anche per me stesso, perché a volte è divertente mettersi a scrivere e vedere cosa viene fuori, tanto per fare. :P
Ste