sabato, dicembre 16, 2006

Work in Progress

Anche oggi, come negli ultimi tempi, tante cose da scrivere e molto, troppo sonno... Una cosa però volevo scriverla: si avvicina il mio primo colloquio di lavoro ^_^ Ed è per un'azienda importante :).
Lo so che è solo un colloquio preliminare, un colloquio di gruppo, e che comunque se andasse male non sarebbe chissà quale tragedia. Però sono eccitato da questa prima esperienza... Per me è davvero importante. Perché negli ultimi 5 anni ho studiato tanto anche per questo, e quando mi immaginavo dopo la laurea sognavo un colloquio con una grande azienda, vestito bene. :P E quindi questo colloquio rappresenta parte di quello che ho sempre sognato per la mia vita lavorativa. E' un po' come un cantante o un musicista a cui viene offerta la sua prima audizione da una grande casa discografica, o uno scrittore la cui casa editrice esamina gli scritti...
E quando ho saputo che mi avevano chiamato per questo colloquio sono stato davvero contento, mi sono sentito, oltre che un po' spaventato, eccitato, realizzato. Anche se poi, per altri motivi, l'entusiasmo si è smorzato, per me rimane una cosa importante. E forse non sono nemmeno riuscito a far capire a chi mi sta intorno che per me lo è, che ci tengo. Perché appunto è un traguardo a cui ho sempre aspirato (non solo un colloquio, lavorare per una ditta di questo tipo :P); poi può darsi che inizi e la cosa non mi piaccia, che dopo poco cambi completamente idea... mai dire mai.
E quindi sono davvero contento di poterlo fare: comunque andrà sarà un'esperienza che mi rimarrà, e se andasse bene potrebbe rappresentare un'opportunità interessante :)

domenica, dicembre 10, 2006

Crossing lives

Anche stasera avrei voglia di scrivere parecchio... Scrivo poco, ma quando mi metto davanti alla tastiera avrei materiale per 30 post, anche se il sonno a sempre la meglio :P Mi vengono in mente post depressi, post felici (auguri cucciola, 10 mesi!), post malinconici e post natalizi. Alla fine ho scelto un post che mi è venuto in mente un bel po' di tempo fa... Ci ho ripensato sentendo questa canzone di Luca Carboni:

LAMPO DI VITA Stampa

a quel tempo ero solo un ragazzo che stava cambiando la pelle
non ero padrone di niente ero un angelo fragile e ribelle
a scuola me ne fregavo dei voti non volevo essere giudicato
ma quanto entusiasmo che avevo e quanta voglia di imparare a volare

e che voglia di stare ad ascoltare e conoscere tutte le cose
ma i professori non insegnano niente bisogna sempre fare da soli
volevamo imparare a fregare il dolore
essere felici imparare l’amore

chissà se tu sei cambiata
chissà dove sei finita
in questo lampo di vita
chissà se sei stata amata

chissà se quella ferita
chissà se poi è guarita
in questo lampo di vita
chissà se ti sei salvata

a quel tempo eri una ragazza nascosta tra i capelli e gli occhiali
un angelo ingenuo e ribelle che provava ad aprire le ali

e chissà se hai imparato a fregare il dolore
se sei felice se hai imparato l’amore

chissà se tu sei cambiata
chissà dove sei finita
in questo lampo di vita
chissà se sei stata amata

chissà se la tua ferita
chissà se poi è guarita
in questo lampo di vita
che ci sembrava infinita


E' una canzone che mi è piaciuta subito, moltissimo.. E' dolce e un po' malinconica, e l'idea che mi ha fatto tornare in mente è questa: immaginate, da un giorno all'altro, di sparire per 5 anni e di poter tornare poi a incontrare le persone che conoscete oggi, che vi sono vicine.. Cosa chiedereste loro? Come ve le immaginate?
Tralasciando ovviamente le complicazioni che comporterebbe una separazione (tanto si lavora di fantasia :P) cosa chiedereste a queste persone?
Io se incontrassi, dopo 5 anni da oggi, la mia piccola, le chiederei se alla fine ha deciso di fare la giornalista, la scrittrice, o se scrive per una rivista di cinema ^_^. Le chiederei se è soddisfatta di se stessa, di quello che ha ottenuto. Se ha riniziato a guidare :P. Le chiederei se sta con qualcuno, e se è felice. Le chiederei se le sue sorelle si sono sposate, e se ora che non ci sono più in casa con lei le mancano, perché so che perdere una sorella che si sposa non è facile, anche se ci si abitua :P. E vorrei sapere se vive da sola, e se rimpiange qualcosa del passato. E magari qualcosa sulla sua migliore amica, un tizio romano e un giornalista :D.
A qualche amico chiederei se alla fine si è trasferito davvero a Milano, se la sua telenovela è finita o perdura ancora, se è mai andato a lavorare o studiare all'estero. A un altro se finalmente ha trovato una ragazza per cui vale la pena mettersi subito in gioco, perché ti rendi conto che è quella giusta, e se gioca ancora a pallavolo. A un terzo se gioca ancora ad hattrick, e se ha finito di spezzarsi o si barcamena sempre tra calcio e calcetto :P. Insomma, sarei curioso di sapere come andrebbero avanti le vite delle persone a cui tengo se non ci fossi io.

giovedì, novembre 30, 2006

Pensieri in libertà

Ultimamente non scrivo molto su questo blog, la tesi incombe e il tempo è poco :P Però ho spesso voglia di scrivere, quindi stasera farò uno strappo alla regola, tra una ripetizione e l'altra della presentazione :P.
In realtà non ho ben chiaro in mente cosa scrivere, ma un mucchio di pensieri incompiuti e cose da dire senza un filo logico, che mi ronzano in testa...
Stasera mi sono innervosito: ero di buonumore oggi pomeriggio, ho passato dei bei momenti, e poi, dopo essere tornato a casa dal cinema, mi sono innervosito un sacco. E' vero che, come o scritto in altri post, negli ultimi mesi mi deprimo facile, ma stranamente non ero depresso, ma solo nervoso. E' strano come le persone spesso appaiano diverse da come sono, o come a volte si comportino in maniera diversa a seconda di chi hanno di fronte. E in giorni come questi apprezzo ancora di più la mia famiglia! Io non sono uno che critica molto, e ammetto che siamo una famiglia per certi versi strana e molto particolare, forse a volte difficile da capire :P Però siamo un famiglia che adoro, non la cambierei con nessun'altra al mondo, davvero! A volte si da per scontato quello che si ha, si da per scontato che i genitori ci debbano essere sempre per noi, che debbano sempre aiutarci, perché così dev'essere... Si dà per scontato che le sorelle o i fratelli debbano sempre essere disponibili per noi, senza rendersi conto di quanto invece questo sia importante e profondo, di quanto non debba essere in alcun modo ridotto a un fatto dovuto. La famiglia non te la scegli.... Nasci in una famiglia, cresci con quella, ti confronti, impari e cambi con i tuoi familiari. Per certi aspetti finisci per assomigliare alla famiglia, perché in qualche modo il vivere con essa ti condiziona. E proprio perché non si sceglie non bisogna mai dare per scontato quello che si ha! Mai!
E mi viene ancora da ripensare alle persone... E' incredibile quanto sia difficile capire una persona, quanto sia complessa la mente umana. Ogni giorno di più mi rendo conto come ci possano essere tante persone diverse, che hanno reazioni diverse e che pensano cose diverse sulle questioni più ovvie. E ci si rende conto come sia difficile andare davvero d'accordo con una persona. Ci sono persone i cui comportamenti non mi riesco proprio a spiegare: il dover criticare su tutto, il litigare solo per il gusto di farlo, magari facendo volare parole forti e un momento dopo ridendo quando la persona con cui hanno litigato sta male o continua a ripensare a tutto quello che ci si è detti. Andare a sindacare ogni più piccolo comportamento pensando che tutto ci sia dovuto, di dover essere sempre al centro di tutto, che chiunque non faccia ogni cosa per noi ci faccia un torto. E comportarsi in maniera diversa, opposta, a seconda delle persone con cui siamo: e questo non perché con alcune non si è in confidenza, ma solo perché così siamo abituati, o ci fa comodo. Le persone hanno dei comportamenti davvero incomprensibili, e spesso nemmeno se ne rendono conto... Perché per loro magari sono logici, o, più comprensibilmente, perché non hanno voglia di fermarsi a riflettere se quello che fanno o dicono sia giusto o abbia un senso. La mente umana è strana... Stranissima!
Mi sarebbe piaciuto fare lo psicologo... Magari sarei stato d'aiuto anche a me stesso :P, e avrei potuto capire un po' meglio gli altri... Forse!

domenica, novembre 26, 2006

Nothing but her

Meglio da soli che con una che non sia Lei

martedì, novembre 21, 2006

Amici

Oggi ho riflettuto su quanto a volte sia difficile consolare gli amici... Quando a qualcuno che ci è vicino capita qualcosa di brutto, che sia una prova importante andata male, una bocciatura o una rottura sentimentale, spesso è difficile trovare le parole giuste da dire. Altre volte di parole giuste non ce ne sono, purtroppo. Non è facile decidere come comportarsi, capire ciò di cui l'altra persona ha bisogno: a volte deve solo capire di aver sbagliato, e un vero amico deve dire quello che pensa. Ma un vero amico conosce anche modi e tempi per dire le cose che pensa... Si deve rendere conto di quello di cui l'altro ha bisogno in quel momento, del fatto che a volte si ha solo bisogno di conforto, anche se si sa di aver commesso un errore. Come altre volte si ha bisogno di vedere una luce in fondo al tunnel, una speranza anche quando la situazione sembra compromessa.
E non è facile quindi riuscire a consolare e aiutare qualcuno. Forse si tratta solo di saperlo ascoltare, di fargli capire che può contare su di noi, per qualsiasi cosa... E' questo che fanno gli amici!

martedì, novembre 14, 2006

......

Non è sempre facile fare la cosa giusta, anteporre i sentimenti altrui ai propri, anche se contrastano con quello che vuoi. Ovviamente ci sono delle conseguenze... E anche se fai la cosa giusta non è detto che le cose andranno per il verso giusto...

...

Spesso è difficile prevedere le reazioni di una persona... Altre volte la gente reagisce esattamente come prevedevi.


Sarò troppo new age ma penso che il Karma abbia una forza potente. Perché sinceramente penso che, se c'è del cattivo Karma in arrivo, non hai scampo. Forse Karma vuol dire agire correttamente, o semplicemente essere quello che si è... In ogni caso c'è di che riflettere.


Ci sono milioni di motivi per cui un rapporto può andare a monte: forse perché non hai le palle per farlo funzionare, oppure perché sei stufo marcio di fare i salti mortali. Prima o poi mollano tutti...


Alla fine tutto si riduce a una questione di tempismo: a volte hai solo un momento per decidere, e se il momento è giusto e a te sta bene non fartelo sfuggire. La mancanza di tempismo può rovinare tutto!

Errore Irreversibile

Capita, nella vita, di fare degli errori. Si dice sempre che sbagliando si impara, che è giusto che ognuno sia lasciato libero di commettere i propri errori, che non è mai troppo tardi per rimediare. Si dice che per crescere si debba sbagliare e imparare dai propri sbagli, riconoscendoli come tali. E siamo sempre pronti a dire che questo è vero, che dev'essere così... Ma ne siamo sicuri? Crescendo si impara che gli errori si pagano. Ogni azione, ogni cosa che dici o che fai, ha delle conseguenze, e difficilmente si potrà tornare indietro. E quando si potrà farlo quello che ottieni non sarà mai quello che avevi prima, sarà qualcosa di diverso, di cambiato, anche se non necessariamente peggiore.
E non è facile accettarlo, soprattutto perché spesso non dipende da te. A volte, quando fai qualcosa, ti rendi conto che stai commettendo un errore, ti rendi conto che stai sbagliando. E anche se poi fai la cosa giusta, e cerchi di porvi rimedio, spesso non riesci a cancellare quello che hai fatto. Altre volte non ti rendi conto di quello che stai facendo, non riesci a valutare le conseguenze di quello che stai facendo. E forse è ancora peggiore...
Crescendo non si impara dai propri errori... si imparano le conseguenze che questi hanno. E si impara che alcuni errori, più di altri, modificano le relazioni e i rapporti, quello che gli altri pensano di te, e cambiano anche te e il tuo modo di pensare. E bisogna accettarlo e sperare che quello che avevi non si perda, sperare che diventi qualcosa comunque diverso, ma forse più maturo e consapevole, anche se non è facile.

"Non è mai piacevole quando ti accusano di aver sbagliato, soprattutto se hai ragione. E quando succede non puoi far finta di niente, perché se vuoi imparare dai tuoi errori devi portarli con te"

Ego

Egoista: persona priva di considerazione per l'egoismo altrui.
Ambrose Bierce

Tutti si scagliano contro l'egoismo come se fosse possibile sopravvivere senza. Da biasimare è solo il suo eccesso.
Alessandro Morandotti


Non è la prima volta che mi sono messo a riflettere su questo argomento... Egoista è una persona che mette se stessa davanti agli altri, che pensa per prima cosa al suo benessere. Ma siamo sicuri che l'egoismo sia davvero negativo? Che vivere in maniera egoistica sia sbagliato? Non è sempre vero... Fin dai tempi antichi l'egoismo è stato visto come il male della società, ma un pensatore come Nietzsche riconosce la morale egoistica come quella del superuomo, quindi ne dà connotazioni positive di realizzazione di se, e altri lo hanno indicato come il modo di affermare la propria libertà, il proprio io, di non essere soffocati dagli altri.
Non sono una persona egoista, tutt'altro. Difficilmente metto me stesso davanti agli altri, ma a volte mi è capitato di chiedermi se questo sia giusto. A volte penso che sarebbe giusto essere egoisti, penso che tutti dovremmo esserlo. E a volte dovremmo semplicemente agire per noi stessi, vivere come ci pare, senza pensare a quello che tutti gli altri possono pensare, dire o fare.. E' un pensiero pericoloso, perché se portato all'estremo le conclusioni sono disastrose :P. Però non è del tutto sbagliato... Il proprio Io va salvaguardato, non si deve cadere nell'errore opposto. E a me capita. Qualche volta dovrei pensare semplicemente a me stesso, senza preoccuparmi del resto del mondo. Anche se per me è più facile a dirsi che a farsi :P


sabato, novembre 04, 2006

Uno, nessuno e centomila

Rubo il titolo a un'opera di quello che era uno dei miei scrittori preferiti durante gli anni di liceo, che esprime in maniera superba l'idea che voglio esprimere oggi, idea presente anche nel pensiero dell'autore di Agrigento.
Tutti, chi più chi meno, indossiamo delle maschere... Come esseri umani ci viene naturale adattarsi alle differenti situazioni, alle differenti persone che incontriamo e con cui entriamo in contatto, ai differenti ambienti.
Può capitare che alcune persone conoscano una sola versione di noi, una maschera che si indossa e dietro la quale ci nascondiamo, con la quale ci rapportiamo verso di loro. E come mi diceva qualche giorno fa una persona molto saggia, se queste persone vedessero come ci comportiamo in altre situazioni o con altre persone forse stenterebbero a riconoscerci. La natura umana è complessa e a volte incomprensibile. Le motivazioni per cui ci comportiamo così sono moltissime, spesso non chiare nemmeno a noi stessi... Spesso è una forma di difesa: lo facciamo quando non ci sentiamo a nostro agio, quando abbiamo paura di essere giudicati, quando abbiamo paura che altre persone ci conoscano veramente per come siamo. Ma il discorso è molto più intricato.. Perché messa così sembrerebbe un processo razionale, un processo che ci porta ad attivare una sorta di meccanismo di difesa e che ci fa comportare in un certo modo. Ma non è del tutto vero. Le motivazioni possono essere quelle, ma la cosa non è così chiara: perché noi indossiamo una maschera continuamente, in ogni aspetto della nostra vita o quasi... Perché l'educazione, la cultura, il senso del giusto, il senso di colpa, il senso del pudore, delle regole, del quieto vivere, ogni cosa limita in qualche modo la nostra libertà... Non lo dico in senso negativo, è un fatto inevitabile. L'uomo in quanto tale è portato a essere influenzato dall'ambiente in cui cresce, dal modo in cui viene educato, e cambia e si modifica a seconda di questo. C'è chi dice che per essere veramente se stessi bisognerebbe buttare ogni maschera, ogni costrizione, ogni copertura... Ma è davvero così? Quello che siamo è davvero il recupero di una dimensione istintiva, in cui il comportamento impulsivo ha il sopravvento sulla ragione e sull'intelletto? Mi sembra un'affermazione azzardata... Probabilmente il nostro vero Io è davvero un insieme di maschere, un insieme di comportamenti, un adattarsi a mille situazioni e persone diverse. Forse il comportarsi diversamente con persone diverse, o sul posto di lavoro piuttosto che a casa, è tutto parte di noi. E forse per recuperare quelli che siamo veramente ci vorrebbe ancora una situazione da romanzo: forse per capire chi siamo dovremmo fare come Mattia Pascal, abbandonare tutto e tutti, tutto quello che abbiamo e che siamo diventati, e ripartire con una nuova vita, da zero. Forse solo così ci si renderebbe davvero conto di chi siamo, perché saremmo liberi dalle costrizioni che ci siamo autoimposti. Ma è davvero questo quello che vogliamo?? Non ne sono sicuro... ^_^

"Penso che tutto dipenda da come vogliamo essere visti dagli altri: certi vogliono essere visti come ribelli, certi vogliono essere visti, punto. Certi pongono limiti al bisogno di difendere la propria immagine. Quanto a me, appena ho smesso di preoccuparmi della mia immagine, ho iniziato ad apparire migliore.."

mercoledì, novembre 01, 2006

Riflessioni e Cambiamenti

Stasera, mentre ero nel mio pensatoio personale (bravi, ero in bagno :P Il pensatoio per eccellenza :P Chissà quante idee geniali, riflessioni profonde o piani assassini sono stati sviluppati in questo luogo :D ) ho ripensato a una cosa che mi è stata detta oggi, e cioè che ultimamente sono diventato un po' insofferente e che basta dirmi qualcosa che non mi torna per innervosirmi... E che prima non ero così. Questa cosa mi ha fatto riflettere un bel po'... Perché è vero, non ero così e non lo sono mai stato. E mi sono messo a pensare a questi ultimi tempi e a quello che ero.
Sono sempre stato, come ho già scritto in altri post, una persona sempre di buonumore, sempre allegra e sorridente, uno che non aveva bisogno di nulla o quasi per essere sereno. Non sono mai stato uno che si innervosiva facilmente, che si arrabbiava facilmente.
Ma forse quello che mi hanno detto è vero, forse sono cambiato rispetto a quello che ero solo qualche mese fa... Perché è vero quello che mi hanno detto: oggi mi sembra, a volte, che basti poco per innervosirmi o per "disturbarmi"... Mi sembra di annoiarmi più facilmente rispetto a un tempo, di fare le cose, a volte, con meno entusiasmo, e con più fatica; pensando a questa cosa mi torna in mente un allenamento di pochi giorni fa: mi sono annoiato a quell'allenamento... Ok, non è che fosse stato divertente, ma non mi era mai capitato (o comunque molto raramente) di annoiarmi così a un allenamento. Eppure di allenamenti noiosi ce ne sono stati altri, almeno credo :P.
E allo stesso modo mi sembra, negli ultimi tempi, di essere più irritabile del solito, e più stressato. E' vero che è un periodo in cui probabilmente sono molto sotto pressione, sto preparando la tesi, devo studiare molto, dormo poco... Però è anche vero che mi sembra di prendermela di più di come facevo un tempo. Mi viene in mente una discussione assurda che ho avuto con la mia Piccola a proposito del lavarsi i capelli in vasca o nel lavandino :P Vi sembra una cosa per cui si può discutere??? è il colmo :P.
Eppure ripenso a qualche mese fa, un giorno che tornavo a casa dopo essere stato al Neto con l'Ele... passai dai gigli, e tornando mi fermarono i carabinieri perché andavo troppo veloce, multa e due punti in meno sulla patente -_-. Avrei dovuto essere arrabbiato, irritato, triste... Eppure non lo ero, me lo ricordo bene.. presi la cosa con una tranquillità e una calma tali che mi sorpresi. Con questo non voglio dire che sia giusto essere felici se si lasciano 130 euro e due punti al comune :P... Era solo un esempio per dire quanto fossi tranquillo e sereno... E adesso mi sembra di non esserlo più. Qualche tempo fa mi è capitato, un po' di notti, di fare dei sogni deprimenti (che magari non mi ricordavo nemmeno completamente) e di svegliarmi depresso, di stare lì a rimuginare su cose che nemmeno erano successe realmente... E anche questo non mi era mai capitato prima...
E poi mi deprimo più facilmente... Mi sono sempre depresso molto per le litigate con il mio amore, lei può confermare :P però non mi era mai capitato, ad esempio, di deprimermi per l'università, mentre qualche tempo fa, quando preparavo la tesi, mi è capitato di deprimermi e di essere stressato (ricordo ancora il bellissimo giorno che mi ha regalato la mia piccola per rilassarmi.. Grazie amore ^_^).
E' strano, perché la mia vita mi piace, mi piace davvero... E' vero che è un periodo molto impegnativo e che può essere stressante, ma sono sempre stato uno le cui giornate sono sempre state piene zeppe di impegni e appuntamenti, e anche se periodi in cui sono stato stressato ce ne sono stati anche in passato, difficilmente si sono protratti per più di qualche giorno, e la presenza di molti impegni non ha mai cambiato il mio carattere o il mio modo di relazionarmi agli altri.
Boh, forse è davvero un periodo stressante, un periodo in cui dormo troppo poco e mi trascuro un po' troppo... Dicono che quando si dorme poco si diventi facilmente irritabili :P
O forse ho bisogno di un buono psicologo... Chissà :D

domenica, ottobre 29, 2006

Just two cents

A volte prendere una decisione significa essere a metà dell'opera. Nei momenti della verità riveliamo chi siamo realmente: a volte siamo i peggiori nemici di noi stessi... E a volte siamo all'altezza della situazione.



Penso che la vita sia condizionata dalle scelte che si fanno mano a mano che si va avanti. Tipo quella di ribellarsi a un superiore, quella di mettere a fuoco le cose che si hanno in comune invece del contrario, o di permettere a qualcuno di aiutarti, una volta tanto. L'importante è credere nelle proprie convinzioni e restare sempre con i piedi per terra.


Penso che ogni giorno sia fatto di tante piccole prove. A volte viene messo alla prova il nostro carattere, a volte la nostra fermezza, a volte il nostro senso dell'amicizia. E se siete fortunati, nel momento decisivo ne uscirete vincenti.

mercoledì, ottobre 25, 2006

Born to be Alone!

La volontà di scrivere questo post mi è nata ieri sera, anche se poi ho rimandato; oggi sicuramente sarà un post di natura completamente diversa da quella che avrebbe avuto se lo avessi scritto ieri, e anche il significato che ha per me è probabilmente diverso. Ho comunque deciso di scriverlo, quindi vediamo cosa vien fuori :P.
Ultimamente sto riflettendo moltissimo su chi sono, sul mio modo di vivere e di comportarmi, sul perché sono quello che sono e su come dovrei o vorrei essere. Dicono che pensare troppo fa male, e forse è vero :P. Però nella vita ci sono periodi di riflessione e cambiamento, e probabilmente mi ci trovo giusto in mezzo. :) E poi non pensare del tutto probabilmente sarebbe peggio :P.
Il concetto che volevo esprimere è un po' complesso, e so già che non sarà facile arrivare alla fine del discorso e rendersi conto di esserci riuscito, ma ci proverò. Nella mia vita, soprattutto negli ultimi anni, mi sono abituato a vivere da solo. Il che è strano per una persona abituata a uscire molto, a frequentare moltissime persone diverse, amici e non. Eppure ho sempre vissuto da solo. ho sempre vissuto tenendo per me tutti i miei problemi e le mie soddisfazioni, le difficoltà e i sogni o le aspettative. E' strano essere qui e pensare così a se stessi, guardandosi quasi dal di fuori. Molti dei rapporti che ho avuto forse non sono stati completi.. Non voglio dire che non siano stati veri rapporti, o vere amicizie. Persone con cui si sono condivise esperienze di ogni genere, timori, paure, sogni e speranze, persone che comunque sono sempre state lì ad aiutarti se ne avevi bisogno, su cui hai saputo di poter contare... Quello che cercavo di esprimere è che forse è incompleto il modo in cui io li ho vissuti. Perché alla fine quello che io ho condiviso di me è stato poco.
Non ricordo se è sempre stato così, non ne ho idea :P. Probabilmente non sempre, anche se in parte credo ci sia sempre stato questo mio modo di essere. Sicuramente è diventato più netto da quando sono all'università; l'entrare in un nuovo mondo, in un nuovo ambiente, il dover passare da una situazione in cui vedevi tutti giorni gli amici di sempre a un'altra in cui eri costretto a vederli solo ogni tanto, perché gli impegni finivano per accavallarsi, e le difficoltà non erano più comuni a tutti (ci avete mai fatto caso? Niente rende più vicine due persone che affrontare le stesse difficoltà, lottare insieme per superarle.. :) Vale sia nelle piccole cose, che siano un esame o un'interrogazione, sia in quelle più gravi: credo che l'unione che provano dei commilitoni in guerra sia davvero profonda.. Comunque questo post non parla di questo, non divaghiamo troppo :P), unite al fatto che ormai ti senti forse più maturo, in un certo modo più adulto e capace di contare su te stesso, ha accentuato questo mio modo di essere: il pensare di affrontare le proprie difficoltà da soli, il non sentire il bisogno di parlarne o di condividerle con qualcuno, ma di tenersele per se (non lo dico come una cosa che fa stare male, ma come un dato di fatto..);non parlo di problemi grossi, perché ogni volta che ci sono stati la mia famiglia è sempre stata lì, ha fatto di tutto per aiutarmi a superarli, mi è sempre stata vicina; parlo proprio delle piccole cose quotidiane, dell'università, del lavoro, dello stress.. a tutto questo si è unita una vita che in certi periodi è stata davvero massacrante (a ripensarci ora mi sembra lontanissima e mi sembra impossibile averla fatta per tanto tempo) e che ben si legava a questo mio atteggiamento :P : uscire la mattina presto, svegliandosi prima di tutti, andare a lezione e passare tutto il giorno in università, per poi uscire la sera alle sette e correre in palestra ad allenarsi; tornare poi a casa la sera, mangiare tardi e andare a letto, magari dopo aver visto una puntata del telefilm o del cartone di turno, uno dei pochi momenti di relax a disposizione.
Tutto questo mi ha abituato a sviluppare una sorta di indipendenza da tutto e da tutti, mi ha portato a parlare sempre meno di me e dei problemi, ma in generale a parlare sempre meno di tutto quello che mi riguardava. Non che facessi una vita solitaria, forse il termine più corretto è individuale. In quest'ultimo anno invece sono cambiate un bel po' di cose... Perché mi sono trovato a innamorarmi di una persona fantastica, e il rapporto che è nato è ovviamente qualcosa di diverso da tutto quello di cui ho parlato ora. E è qualcosa che non ammette un modo di vivere a cui ero abituato. E' qualcosa che richiede un cambiamento, ed è un cambiamento profondo e radicale. E io sono cambiato moltissimo in questi mesi, ogni volta che ci rifletto me ne rendo conto. E sono sicuro che dovrò cambiare ancora molto, ce n'è di strada da fare. :P Ieri il post avrebbe avuto un altro tenore, completamente diverso e molto più pessimistico :P. Oggi però non ne ho voglia... Oggi voglio essere fiducioso.. Perché come dicevo sono cambiato tanto in questi mesi, e sebbene cambiare sia un processo difficile (e a volte emotivamente "doloroso" :P ) è comunque sempre possibile farlo, se ci sono motivi validi, e alla fine si tratta solo di crescere e di rendersi conto di quello che davvero è meglio per noi, di quello che si vuole, delle persone che desideriamo essere. E non si deve mai smettere di cercare di diventare quello che si desidera.

sabato, ottobre 21, 2006

through her eyes

"A volte per guardare dentro te stesso devi farlo attraverso gli occhi di un altro.

Se sei fortunato quello che vedi ti piacerà, oppure ti insegnerà qualcosa. Se quello che vedi

non ti piace devi solo sperare di non aver bruciato troppi ponti."


Questa frase, tratta da un episodio di Scrubs, è una cosa a cui ho pensato spesso, soprattutto negli ultimi tempi (non ultimissimi :P). E secondo me esprime in maniera efficace una verità. Spesso, quando si crede in qualcosa o semplicemente si è abituati a vivere in un certo modo, si finisce per dimenticare le alternative, che ci possono essere persone che la pensano in modo completamente diverso, e che magari ci portano a mettere in discussione le nostre stesse idee e certezze. E la cosa è sicuramente vera in una relazione profonda, quando ci si innamora di una persona o quando si ha un'amicizia speciale... Perché ogni parola che dice quella persona ci fa riflettere, e spesso ci aiuta a guardare meglio dentro noi stessi, a capire se veramente quello che pensiamo sia giusto, se davvero si sono considerate tutte le opzioni. Spesso ci vuole una persona importante per farti rendere conto che stai sbagliando. Ma il discorso è vero anche al contrario: sentire che una persona per te importante è fiera di te, sentire che sei importante per lei, ti fa rendere conto di quello che sei e di quello che hai realizzato in modo molto più forte e profondo di quanto riesci a fare da solo.
Vedersi con gli occhi degli altri aiuta quindi a conoscere meglio se stessi e a riflettere sulla propria vita...

giovedì, ottobre 19, 2006

Magic Moments

Nella vita ci sono dei momenti memorabili, degli attimi che ricordi per tutta la tua esistenza, e che
ti cambiano completamente. Alcuni di questi momenti sono improvvisi, non te li aspetti, e durano
un attimo, ti colpiscono. Altri sono momenti attesi, che sogni da tutta una vita. Entrambi questi momenti devono essere vissuti al massimo, perché sono unici e non tornano più... Rimangono sempre impressi nella mente di ognuno di noi, e il loro ricordo non si può cancellare o modificare, è parte di noi.
C'è chi ha detto "La vita si gioca in un colpo solo, il resto è attesa..." e chi scrive che "La vita non è altro che la continua attesa tra momenti che valgano la pena di essere vissuti" (non era proprio così mi sa :P Mi suona male.. :P). Non sono d'accordo con queste due affermazioni, ma sottolineano l'importanza dell'attimo, del momento. Ci sono giorni perfetti, in cui tutto quello che hai sempre sognato si realizza, in cui ottieni quello che hai desiderato con tutto te stesso, e ti rendi conto che è tutto più bello di come lo avevi mai immaginato, e che è reale. Ti rendi conto di quanto importante sia il momento che stai vivendo, e le persone con cui lo condividi. Come dicevo, a volte è una cosa improvvisa, che non ti aspetti, che ti sorprende... Altre volte è una situazione che desideravi, che hai sognato e ti sei immaginato, che hai sempre voluto vivere. Sei mesi fa è stato uno di questi giorni... Un giorno perfetto, dall'inizio alla fine! Un giorno che hai sognato, che hai immaginato, ma che non potevi sognare migliore di come è stato! Un giorno che ti ha cambiato, ti ha segnato, ti ha lasciato una traccia indelebile in testa e sul cuore! Un giorno a cui ripensi sempre, dolcemente e con un po' di malinconia per un momento che non tornerà più! E alla fine l'unica cosa che conta è averlo vissuto, è averlo condiviso con qualcuno che ami... E' una cosa che dà un senso alla tua vita ^_^

martedì, ottobre 17, 2006

Stardust Evolution

Oggi, a casa dell'Ele, abbiamo guardato insieme un'intervista fatta a David Bowie, uno speciale per i suoi 50 anni (credo :P). Premetto di non conoscerlo approfonditamente né dal punto di vista della produzione artistica (anche se ultimamente qualcosa so :P) né come persona, ma mi ha fatto davvero un'ottima impressione. Perché a 50 anni l'ho trovato una persona intelligente, convinta di se e della propria vita, che non rinnega il proprio passato né il proprio presente, convinta delle sue scelte, delle sue idee, di chi è e di chi è stato, e di che cosa vuole. Ovviamente non pretendo di conoscerlo o di sapere chi è da un'intervista di un'ora, ci mancherebbe, ma l'ottima impressione resta. Mi ha colpito soprattutto il modo in cui è in grado di ironizzare su di se, di accettarsi completamente per quello che è o è stato... Non rinnega gli anni bui, la droga, la vita sregolata. Ma nemmeno la pone, come fanno tanti, come una cosa per essere fighi e per andare contro le regole a tutti i costi. La mette contestualizzata in un tempo in cui il rifiuto per la società e il fuggire dalla realtà diventavano una necessità concreta, non un modo per essere alla moda. E' una persona che, almeno a posteriori, è sempre stato convinto di quello che faceva, ha vissuto a pieno un periodo, gli anni settanta, che lui considera il vero inizio del XXI secolo. E è una persona che ha saputo dire basta e smettere quando si è accorta di aver superato il limite... O meglio, quando non sentiva più il bisogno di essere così, quando si è sentito diverso da quello che era. Mi ha fatto l'impressione di essere uno che, in ogni momento della sua vita, ha finito per essere esattamente quello che voleva essere, che sentiva... Quanti di noi possono dire lo stesso?
Un ultimo pensiero per una riflessione con cui mi trovo d'accordo: quando l'intervistatore gli ha detto che molte persone lo criticavano perché "copiava" lavori già esistenti, opere di artisti diversi, lui ha risposto che era fiero di farlo... Ha risposto che il suo lavoro era proprio vivere la realtà, la società, confrontarsi con quello che esiste, e quando qualcosa lo colpiva o gli piaceva farlo proprio e rielaborarlo.
La riflessione nasce spontanea: non è quello che fanno tutti gli artisti? In parte è così: la realtà è quella che è, è sempre lì, uguale per tutti, cambia però il modo in cui la si percepisce... E l'artista la percepisce in un modo più profondo, la fa propria e la rielabora, e la presenta al pubblico cercando di esprimere delle emozioni, quello che sente.. E ancora ognuno percepirà l'opera dell'artista a modo suo. Se ci pensate sono pochi quelli che inventano cose nuove, dalla poesia alla musica, all'architettura, alla scultura, fino alle moderne forme di intrattenimento, come il cinema o i videogiochi; quasi tutti riprendono e rielaborano delle opere di altre persone, espressioni di altri artisti, e le fanno proprie, producendo dei veri e propri capolavori.
Che poi Bowie fosse attratto solo da chi usciva dagli schemi, da chi rifiutasse il classico e le regole della melodia per esprimersi più liberamente, è cosa che lui non nega, ma di cui anzi va fiero. e questo è il bello di questa intervista: si vede come nella sua vita tutto quello che ha fatto, dalle cose più vecchie a quelle più nuove, lo ha fatto perché voleva, perché ne era convinto, perché se lo sentiva... E quando si è reso conto che quello che faceva non gli piaceva e non lo realizzava ha smesso di farlo.
Sono poche le persone che possono dire altrettanto...

mercoledì, ottobre 11, 2006

11 Ottobre 2006

E sono 8 mesi! ^_^ Mi sembra passato pochissimo dall'ultimo mesiversario, mentre il precedente mi sembra lontanissimo.. Forse perché adesso i giorni si susseguono un po' tutti uguali, le vacanze sembrano lontane, e lo studio la fa da padrone, lasciando poco spazio per tutto il resto. Ma questo mercoledì è stato un giorno speciale, perché abbiamo festeggiato 8 mesi con la mia piccola :) E lo abbiamo fatto a modo nostro ^_^ Prima facendoci gli auguri subito dopo mezzanotte, ieri sera, bevendo una birra insieme tanto per brindare :) (con un'intrusa che ce ne ha fregata un po' :P), poi stamani festeggiando come si deve e riposando distesi e abbracciati. E stasera siamo usciti: cena in un posto carino, chiacchiere e coccole, per poi tornare a casa a guardare un film e giocare con Parmigianino e Duchessa :). Una giornata semplice, tranquilla, rilassata.. Una giornata speciale! 8 mesi.. Ti amo Ele! ^_^

sabato, ottobre 07, 2006

Piccoli amici

Ieri mi sono messo a pensare agli animali.. Nella mia vita ho avuto ogni genere di animaletto: papere, pulcini, uccellini, criceti, scoiattoli, tartarughe d'acqua e di terra, gatti, pesci d'acquario e pesci rossi... Non so se mi son scordato qualcuno :P
La riflessione che ho fatto nasce dalla considerazione dell'importanza che questi animali hanno avuto nella mia vita, e che in genere hanno sulla vita di ognuno. Perché a volte si sottovaluto l'importanza di avere la compagnia di un animaletto... Ripenso a quante volte sono solo in casa e la mia gattina viene lì vicino, o si stende sopra di me quando sono sul divano... E mi fa compagnia! O quando le mattine d'inverno devo alazrmi prestissimo e lei viene a svegliarmi, accarezzandomi la faccia con le sue zampine, o quando dorme sul letto e ti riscalda (anche se vuole sempre tutto il posto :P). Ma penso anche a quello che si prova a tenere tra le mani un cricetino, a vederlo correre e mangiare, ad accarezzarlo sul pancino. :) Ogni animale ti arricchisce, diventa una presenza importante della vita, e forse inconsapevolmente, forse no, ti rende più felice, o ti consola. C'è chi li considera semplici passatempi, quasi simili a giocattoli... Per me non è così, sono dei compagni! Saluto quindi tutti gli amici animali e chiunque se ne prenda cura... ^_^

domenica, ottobre 01, 2006

Vi voglio bene ^_^

E' un po' che penso a questo post, e stasera mi è venuta voglia di scriverlo... Volevo parlare della mia famiglia. Come ogni famiglia abbiamo i nostri difetti, le nostre stranezze, le nostre abitudini e i nostri aneddoti o modi di dire. Credo che ci si renda conto di quanto la propria famiglia è unica e diversa dalle altre solo quando ti confronti a pieno con un'altra persona, con le sue idee, e ti rendi conto che molte cose che magari per la tua famiglia sono scontate e normali per altre non lo sono e viceversa. Ma questo post non parla di questo... E' un post di ringraziamento, per dire grazie a quattro persone (e qualche animale :P) con cui ho vissuto per 24 anni (o quasi) della mia vita, e grazie alle quali oggi sono quello che sono (anche grazie a me, qualcosa di mio ce l'ho messo :P). Perché qualsiasi cosa faccia o dica loro sono sempre lì... Non importa quanto io non parli con loro, o quanto voglia apparire indipendente, o quanto stia fuori casa e ci si veda poco. Non importa che tu abbia fatto una cazzata o sia stato sfortunato, o abbia semplicemente voglia di parlare, ogni volta che hai un problema sono lì... E ci sono senza discutere, senza chiedere, senza giudicare. Ci sono senza chiederti per filo e per segno com'è successo, o perché hai fatto una cosa piuttosto che un'altra.. Ci sono senza giudicare le tue scelte, senza dirti che hai sbagliato, senza rinfacciarti nulla, ma con il solo intento di farti stare bene, di aiutarti, incondizionatamente... Si preoccupano per me senza chiedere nulla in cambio, senza fartelo mai pesare.. Vi voglio davvero bene, siete davvero importanti per me!

venerdì, settembre 29, 2006

Reflecting Pool

Ultimamente sto pensando molto a chi sono, alla mia vita, a quella che era in passato e a quella che potrebbe essere in futuro. Come chi legge questo blog già sa sto preparando la tesi della laurea specialistica, e questo rappresenta un momento di cambiamento, un taglio con la vita passata, se si vuole un taglio con la vita da ragazzo. E’ normale quindi che ci si metta a riflettere, a fare un po’ il punto della situazione. Ripenso a come sono arrivato qui, a cos’ero e a cosa sono oggi. Sono sempre stato una persona che ha avuto moltissimi interessi, che si è sempre dedicato a mille attività, dalle più serie (studio, sport) alle più frivole (telefilm, fumetti, cartoni animati, giochi, computer.. un sacco di cose :P) con passione ed entusiasmo, che si è sempre impegnato per organizzare i mille impegni delle giornate. Una persona comunque consapevole di quello che aveva e di quello che non aveva, si seguire una strada delineata, di quello che voleva.

Poi tra la fine dello scorso anno e l’inizio di quest’anno ho incontrato una persona che mi ha cambiato la vita, me l’ha completamente rivoluzionata. Una persona capace di farmi riflettere su me stesso come non avevo mai fatto e come non ero abituato a fare se non in circostanze particolari, una persona capace di farmi mettere in discussione, di farmi pensare su tutte le scelte della mia vita. Capace di far saltare tutte le mie priorità, di rivoluzionare l’importanza che si da a ogni aspetto della vita.

L’altro giorno abbiamo parlato, e discutendo mi ha detto una cosa che ancora una volta mi ha fatto riflettere, e cioè che sono una persona facilmente influenzabile, che dà molta importanza a quello che pensano gli altri.

Ci ho pensato parecchio la scorsa notte, e probabilmente un fondo di verità c’è, sebbene forse non relativamente all’argomento da cui è nato il discorso. Perché forse è vero che io non so cosa voglio, forse è vero che non ho capito cosa voglio fare della mia vita, cosa voglio realmente. Forse non ho capito quello che mi piacerebbe essere tra 1, 3, 5 o 10 anni. A volte mi sembra di non conoscermi, mi sembra di non capire mai quello che voglio, di non capire mai cos’è che mi piace, di non riuscire ad ascoltarmi. Qualche tempo fa mi è capitato di essere depresso, di passare delle giornate sempre triste senza riuscire a spiegarmi il motivo per cui questo avveniva. Non c’era un vero e proprio pensiero che mi disturbava, ma solo la sensazione che qualcosa non andasse, solo un’ansia addosso, come l’idea di avere un problema, qualcosa da risolvere che sebbene non ci si pensi c’è. Solo che anche provando a pensarci non riuscivo a capire il motivo per cui ero depresso. E questa cosa mi faceva deprimere ancora di più :P Perché trovavo assurdo essere depresso senza riuscire a darne una spiegazione, e mi sentivo in colpa per non riuscire a godermi tutte le cose belle che mi circondano. Io che sono sempre stato uno contento di quello che aveva, contento di tutto ciò che gli capitava.

Tornando al discorso principale, spesso mi sembra che lei mi conosca e mi capisca molto di più di quanto io riesca a fare. Mi sembra di poter rendermi conto di qualcosa solo quando è lei a farmelo notare.

Forse dovrei essere più convinto di me stesso, delle mie idee, di quello che voglio. Forse a volte dovrei cercare di pensare a me soltanto, dovrei essere un po’ più egoista e capire quello che è importante per me senza preoccuparmi di nessuno, senza aver paura di dire no a qualcuno. Anche questa riflessione è stata aiutata :P. Ho sempre pensato che essere pronti a cambiare il proprio punto di vista, le proprie idee, le proprie convinzioni, sia una cosa importante, una cosa positiva, e che è importante essere pronti, nella vita, anche a discutere e a riconsiderare le proprie scelte, senza andare avanti a testa bassa in una direzione che ci siamo scelti, perché non è mai troppo tardi per cambiare e trovare la direzione giusta per noi.

Però a volte vorrei essere sicuro di me stesso. Vorrei essere una persona che sa quello che vuole, che sa quello di cui ha bisogno, che è consapevole delle proprie scelte, di chi è. C’è stato un periodo della mia vita in cui credevo di essere una persona così, ma a volte penso che forse non lo sono mai stato.

Certo che sono proprio complicato :P

giovedì, settembre 28, 2006

Grazie Cucciola!

Scrivo questo post al termine di una giornata lunga ma bella... In questo periodo sono abbastanza stressato e pieno di impegni, la tesi mi sta assorbendo quasi a tempo pieno, e non è facile distrarsi. Ieri sera ne parlavo con Eli, le dicevo quanto fossi stressato. Oggi pomeriggio ci siamo visti e il mio amore mi ha preparato una sopresa splendida: un pomeriggio di puro relax! Prima un bagno insieme, a lume di candela!! E' stato rilassantissimo stare abbracciati in acqua, baciarci teneramente, stringerci forte e guardarci :) Poi siamo passati a una maschera facciale a suon di musica, con l'incenso alla pesca per profumare l'aria.. Ero abbastanza scettico per questa esperienza, ma alla fine non si è rivelata essere niente di preoccupante :P Non è il massimo del relax per me, ma stare distesi sul letto a ascoltare musica e parlare è rilassante. Poi siamo scesi, e il mio amore mi ha preprato un immensa coppa di gelato! Ha comprato la panna, la cioccolata liquida, le scagliette di cioccolata e le cialde da metterci sopra, oltre a 3 gusti di gelato! E ha lavato le coppe belline per gustare meglio il tutto! Poi siamo andati a fare una passeggiata, ci siamo rilassati ancora e sdraiati sull'erba, a chiacchierare e ricordare i più bei momenti della nostra storia, come facciamo spesso. Mi ha regalato un pomeriggio splendido, rilassante e tranquillo, e molto romantico.. Ne avevo bisogno! Grazie amore! Grazie di tutto..

martedì, settembre 26, 2006

Orgoglio e Pregiudizio

Rubo il titolo a un topic aperto dalla mia piccola per fermarmi ad analizzare un aspetto diverso da quello che lei ha considerato, e cioè l'orgoglio.
L'orgoglio è un sentimento che può assumere aspetti positivi e negativi, come molti altri: da una parte è un bene essere orgogliosi, perché aiuta a farsi rispettare, ci motiva, ci spinge a fare azioni che magari non intraprenderemmo se non mossi da questo orgoglio.. Ma non è sempre un sentimento positivo. A volte per orgoglio si è disposti a rinunciare a cose molto importanti, come un'amicizia, un'amore o altro, e spesso a soffrire tantissimo, molto più di quello che si farebbe mettendo da parte l'orgoglio.
Mi sono spesso chiesto se sono una persona orgogliosa, e la mia risposta è un no con riserva :P. Non mi reputo una persona orgogliosa, anche se ci sono alcuni aspetti della vita in cui probabilmente lo sono. Penso allo sport, o allo studio. In generale se mi rendo conto che potrei ottenere qualcosa voglio ottenerla, non ci sto a perdere. E non so se sia per orgoglio o per altro, ma è così :P
Ci sono persone che sono disposte a buttare via l'orgoglio pur di poter ottenere quello che vogliono: Vasco cantava che l'orgoglio ne ha rovinati più che il petrolio

Giocala


Che cosa c'è
ti sei pentita
vorresti ritornare indietro
e dirgli cosa
che sei cambiata
che sei diversa
che in questi quattro soli giorni
sei cresciuta
ma c'è qualcosa che ti frena
si chiama orgoglio
quello che ti frega
corri e fottitene
dell'orgoglio
ne ha rovinati più lui
che il petrolio
ci fosse anche solo
una probabilità
giocala...giocala...giocala
giocala...giocala...giocala

Altri invece, al contrario, non sono disposti a rinunciare all'orgoglio. Celentano canta:


Per averti

Girasoli a testa in giù
avviliti come me
come posso immaginare
tutta la vita senza te

per averti
farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso
e se è questo
che tu mi chiedi
io ti perdo ma stavolta resto in piedi
anche se qui dentro me qualcosa muore

si per averti - per averti
farei di tutto
ma rinuncio con dolore
si per averti - farei di tutto
ma non ti voglio, non ti voglio
senza amore.

Tu due cuori non li hai
e a me non basta la metà
se tu scegliere non sai
scelgo io che male fa...

Ma senza voglia
e senza futuro
vado incontro tutto solo a un cielo nero.

Io non mi vendo
ma sto morendo
morsicato da un serpente e senza siero
disperato ma però un uomo vero.

Si per averti farei di tutto
ma non voglio avere un animo più brutto
si per averti farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso

per averti
farei di tutto
tranne perdere la stima di me stesso
e se è questo
che tu mi chiedi
io ti perdo ma stavolta resto in piedi
anche se qui dentro me qualcosa muore

si per averti - per averti
farei di tutto
ma rinuncio con dolore
si per averti - farei di tutto
ma non ti voglio, non ti voglio
senza amore.

Quindi, dopo tutta questa riflessione, non sono riuscito a darmi una risposta. Credo che essere un po' orgogliosi non sia un male, perché alla fine aiuta a stare bene con se stessi, ma credo anche che a volte si debba mettere da parte l'orgoglio e seguire il cuore, seguire quello che per noi è davvero importante

Riflessione sulla Conoscenza :P

L'altra notte, prima di addormentarmi, leggevo qualche capitoletto di un vecchio fumetto, e mi sono imbattuto in una frase che mi ha colpito, e che mi gira in testa da quel momento:
"Per conoscere qualcuno devi capire per cosa si arrabbia"

Non mi ricordo se era esattamente così, mi fa fatica andare a controllare :P Ma il senso è chiaro, e credo che ci sia più di un fondo di verità in queste parole. Per conoscere qualcuno si deve capire cosa in lui provoca emozioni forti, cosa è in grado di deprimerlo, cosa è in grado di farlo arrabbiare, per cosa è disposto a lottare e a soffrire. Perché questo ci fa capire quali cose sono per quella persona veramente importanti.
Ma il discorso è ancora più complicato: conoscere una persona, conoscerla veramente, capirla veramente, è davvero difficile. Ci sono persone che pensiamo di conoscere e magari, con il loro comportamento, ci sorprendono, o persone che conosciamo da anni ma di cui ogni giorno ci sembra di apprendere qualcosa di nuovo. Mi viene in mente un'altra frase che mi piace, che dice che "E' difficile conoscere una persona, ma una persona facile a conoscersi forse non vale la spesa". E questo il più delle volte è vero: perché una persona facile a conoscersi magari è troppo superficiale, o non ha aspetti che la caratterizzano e la rendono unica. C' è anche chi dice che è impossibile conoscere completamente un'altra persona... E' una cosa su cui ho riflettuto molto, e non sono ancora riuscito a decidermi se sono d'accordo o no... Forse, per certi aspetti, è vero, ci potranno essere sempre alcuni comportamenti o alcune cose che ci stupiranno, ma altre volte penso che dopotutto non sia proprio impossibile. Ne riparlerò tra qualche tempo e vedremo quale sarà la mia convinzione :P

venerdì, settembre 22, 2006

Bravissima piccola!

Oggi, 22 Settembre 2006, venerdì. E' un giorno come un altro, una data come un'altra, ma questa data, stampata su una pagina di giornale, assume oggi un sapore particolare. Stanotte ho dormito poco, e anche se stamani appena sveglio ero stanchissimo, appena alzato sono andato in edicola a comprare Metropoli. Ne ho prese 3 copie, la tizia mi ha guardato un po' strano :P. Perché oggi è uscito il primo articolo della mia piccola ^_^. E le tre copie erano una da incorniciare (avrei dovuto portarla già incorniciata stamattina, ma non sapevo prima le misure dell'articolo e stamani non ero proprio in condizione di comprare la cornice, ma tanti l'Ele ha avuto la mia stessa idea :P), una da conservare (avrei anche un'altra mezza idea, vedremo :P) e una da mostrare in giro (magari si sciupava, mentre ne volevo una in condizioni perfette :P. Ma a parte queste cavolate, è stata un'emozione forte aprire le pagine, sfogliarle freneticamente alla ricerca dell'articolo, e poi vedere il suo nome stampato in grassetto in cima alle colonne. Certo il titolo era un po' altisonante, ma la mia attenzione è stata attratta dal nome, e poi dalle due foto che avevo già visto. Poi ho riletto l'articolo, per vedere come era stato pubblicato, e mi sono rimesso a guardare la pagina... E' proprio un bel primo articolo, quasi mezza pagina ^_^.
E volevo ridire alla mia piccola quanto sono stato fiero di lei.. Perché vedere il suo nome stampato mi ha fatto un effetto strano, è stato emozionante. Pensare che comunque un bel po' di persone leggeranno un articolo che lei ha scritto. Ne abbiamo già parlato, e non so se lei in futuro vorrà fare la giornalista, se è quello che vuole davvero o se preferirà fare altro, ma sono contento di averla vista entusiasta oggi. Dopo che ha visto l'articolo e aver passato quei venti minuti buoni a dire peste e corna del titolo :P mi è sembrata soddisfatta, felice. E sono contento perché ha provato a farlo anche se non era una cosa che le ispirava particolarmente, anche se è stata una cosa un po' stressante, perché alla fine nella vita a volte bisogna provare per capire quello che si vuole realmente (non è un incitamento a fare cose che non ci piacciono, anzi... Tutto l'opposto ^_^). E sono fiero di lei. E deve essere fiera di se stessa, e convinta di saper scrivere bene e di poter fare tutto quello che vuole nella vita, qualsiasi cosa dica la sua famiglia (che a volte riesce a farla deprimere e scoraggiare), e voglio dirle di fare quello che le piace senza paura o insicurezza, perché è una persona in grado di fare tutto.
Brava piccola!

lunedì, settembre 18, 2006

Quell'inutile pezzo di carta...

Oggi, dopo quasi due anni dalla laurea (anzi, se non ricordo male ne sono passati due e qualche giorno :P) sono andato in segreteria studenti a ritirare il diploma. Mi faceva davvero fatica l'idea di dover andare fin là per recuperare un semplice pezzo di carta, e ancor di più quando ho visto le 40 persone che c'erano in fila davanti a me. Non sono mai stato uno molto attento a festeggiare dei traguardi personali: è vero, mi impegno per raggiungere i miei obiettivi, quella laurea è stata davvero sudata perché ottenuta a costo di tanti sacrifici anche in momenti abbastanza difficili, ma una volta che ho finito la tesi e l'ho discussa per me era finita lì, non avevo troppa voglia né di festeggiare né di pensare a quello che avevo ottenuto. Ne è la prova che il video della mia laurea non l'ho mai rivisto se non fino a pochissimo tempo fa, e che non ho fatto festeggiamenti come ci si aspetterebbe in occasioni simili... Questo è un aspetto proprio del mio carattere: sono capace di impegnarmi per raggiungere gli obiettivi, ma non sono uno abituato a esaltarsi per qualcosa che è riuscito a conquistare, anche se sono sempre pronto a deprimermi o a colpevolizzarmi per qualcosa che invece non ho fatto (lo so, non è una bella cosa,ma che ci volete fare, ognuno ha i suoi difetti :P).
Eppure oggi, finita la fila, ho firmato e ho preso quello stupido e inutile pezzo di carta, e leggendolo mentre lo stringevo fra le mani ho provato una bella sensazione, la sensazione di essere riuscito a raggiungere qualcosa, un obiettivo per cui ho faticato tanto, e ne sono stato contento.
E quindi sono felice di avere quel pezzo di carta, in attesa di finire la prossima tesi! :P

venerdì, settembre 15, 2006

Hattrick

Domani sveglia alle 12 e 06. Come ogni sabato mattina da due anni a questa parte, più o meno, salvo rare eccezioni. Perché a mezzogiorno comincia la partita di hattrick, e a parte i soliti ritardi nella cronaca è un appuntamento da non perdere. Perché sono ormai più di due anni che seguo questo giochino. Non è facile spiegare perché un gioco così attiri così tante persone, centinaia di migliaia di utenti in tutto il mondo... E' un giochino semplice, con alcuni aspetti migliorabili e comunque criticabili, un giochino che alla lunga potrebbe anche diventare monotono. E allora cosa tiene tutti questi appassionati collegati online ogni giorno? Per prima cosa la comunità, uno degli aspetti migliori e più vivi del gioco. Persone di ogni genere, categoria, estrazione sociale, che si confrontano ogni giorno, scherzano insieme, discutono, si sfottono. Dopotutto questo è il bello di internet... E poi la semplicità di questo gioco è forse il suo punto di forza, perché permette di non perderci troppo tempo negli inevitabili momenti di impegni o difficoltà. Ma soprattutto questo gioco riesce a coinvolgerti, a farti gioire, a farti incazzare, a farti stare con il fiato sospeso per il risultato di una partita o a deprimerti perché un infortunio o un'espulsione ti hanno fatto buttare via una stagione. Riesce a emozionarti, e quindi vale la pena di essere giocato. E riesce a farmi svegliare prima delle dieci la mattina di S.Stefano solo per comprarmi un futuro nazionale, e chi mi conosce sa quanto sia difficile :P
Un saluto a tutti gli hattrickiani. :)
Stefmas

martedì, settembre 12, 2006

11 Settembre 2006

7 mesi! 7 mesi di emozioni, sentimenti forti, uscite imbarazzate, mattinate di follia, mail scritte col cuore, serate magiche, pomeriggi felici, litigate e pianti, e riconciliazioni, viaggi eccitanti, gesti romantici e dolci, notti di fuoco, giorni di pianto e giorni di felicità.. 7 mesi di noi!!!

Ti amo piccola!

11 Settembre 2001

Sono passati ormai 5 anni da quella data... Quel giorno rimarrà nella storia come uno dei più tragici e memorabili non solo per la nazione americana, ma per tutto il mondo. Ricordo che ero in casa, stavo guardando Dragonball su italia 1, e alla fine rimasi alla tv a vedere cosa c'era.. Improvvisamente tutte le reti televisive iniziarono a trasmettere edizioni speciali in diretta da New York City, con immagini della CNN. Era un martedì, erano le 15 e mia mamma era in ambulatorio. Mi ricordo di essere rimasto incollato davanti al televisore, non mi rendevo ancora conto di quello che era successo effettivamente, ma si capiva che era una cosa destinata a sconvolgere il mondo. Poi, a pallavolo, sono arrivato e con i compagni ci siamo guardati, un attimo di silenzio, per poi discutere in un'atmosfera surreale. Da quella data sono seguiti altri attentati, come quello di Madrid o quelli di Londra, il mondo è una polveriera pronta a scoppiare. Alla fine sembra quasi che ci si sia abituati a questo status quo, sembra che in questi 5 anni la minaccia terroristica sia diventata quasi la normalità, come se ci si rassegnasse alla sua presenza. O forse è solo perché noi, in Italia, non ci siamo sentiti colpiti direttamente. In tutta la rete sono sorti siti, blog e discussioni che parlano di come l'attacco alle Twin towers possa essere stato architettato dal governo americano, di come sia tutto un complotto... molti siti propongono filmati e prove di questi fatti, ma non ce n'è uno che risulti convincente a un'analisi un minimo critica. Che dire, ormai essere antiamericani è di moda, fino all'estremo, e la sfiducia nel governo americano attuale (e i suoi errori) ha permesso il proliferare di queste posizioni, anche se le reputo assurde e infondate.
A noi resta il ricordo di un giorno tragico, di un giorno che ha sconvolto il mondo, di moltissime vittime...

domenica, settembre 10, 2006

Riflessioni...

E' notte inoltrata ormai, domattina è l'11 settembre 2006.. Una data importante, per vari motivi: il primo, quello più ovvio e oggettivo, è il quinto anniversario dell'attacco alle Torri Gemelle, a New York City, avvenimento che ha sconvolto e spaventato il mondo. Il secondo, molto più personale e soggettivo, il settimo mesiversario della mia storia con Eli :).
Domani parlerò di entrambi gli argomenti, ma oggi volevo riflettere su una cosa... come ho già scritto ho da poco preso un cricetino, ma sono due giorni che non sta bene, trema e mangia poco o nulla, si muove poco, beve appena... E mi dispiace tantissimo. mi ci sono affezionato davvero tanto, anche se sono pochi giorni che lo ho: lo vedo che trema, mi sembra che soffra e non so cosa fare per aiutarlo; gli ho messo ogni tipo di cibo vicino, gli sposto sempre l'acqua vicino sperando che beva qualche sorso, lo accarezzo delicatamente. Ma mi sembra di non riuscire ad aiutarlo in alcun modo. Domani lo porteremo dal veterinario per sapere cosa può avere... E lo so che lo ho solo da qualche giorno, che è solo un cricetino e che non dovrei starci male, ma mi fa pena, gli voglio bene, mi sento anche in colpa perché si è sentito male dopo pochi giorni che l'ho preso, mi sembra di avergli fatto un torto, di averlo fatto stare male, povero piccolo! Spero che si rimetta...

sabato, settembre 09, 2006

What will I be? Whatever will be, will be!

L'idea di questo post l'ho avuta stasera, mentre chiacchieravamo in camera con Eli... In pratica vuole essere una sorta di post di risposta al suo ultimo post sul blog, anche se lei non lo sa :P
In questo post parla di come non abbia idea di quello che sarà il suo futuro, di come non sappia cosa farà "da grande". E ci sono alcune cose che vorrei dirle:
Quello che vorrei dirti è che non ti devi preoccupare se non sai cosa andrai a fare in futuro, perché basta che ti fermi un attimo a pensare alla persona che sei oggi e ti renderai conto che non devi avere dubbi. E che potrai diventare tutto quello che vorrai... Perché la persona che sei oggi è una persona fantastica, è una ragazza che sa quello che vuole più di quanto si renda conto, è una ragazza che non ha paura di sognare e di desiderare, e di amare le persone così come le proprie passioni, a cui, come hai detto, piacerebbe provare a fare un sacco di cose, dalla giornalista, alla sceneggiatrice (oddio, questo l'ho detto io), alla critica cinematografica, alla bibliotecaria, alla padrona di un negozio (non si sa bene di cosa :P)... La persona che sei oggi è una persona che sa che nella vita quello che conta è trovare qualcosa che ti piace, che ti appassiona, che fai volentieri... Non qualcosa che sei convinto di dover diventare, ma che forse in fondo non è quello che vuoi; perché è questo il rischio che corrono le persone che non si fermano mai a riflettere sulle loro scelte, sulle loro decisioni. E è una persona che quando trova qualcosa che le piace non se lo fa scappare, ci si dedica completamente; e che, nonostante l'insicurezza, è intelligente, testarda, e disposta a lottare per quello a cui tiene veramente, e lo fa mettendoci tutta se stessa. Quindi a questa ragazza meravigliosa vorrei dire di non preoccuparsi, e di continuare a sognare di poter diventare quello che vuole, senza porsi limiti, e di provare a fare tutto quello che le piace, inseguendo i propri sogni, finché non si renderà conto che i suoi sogni si saranno realizzati. E vorrei anche ricordarle che sono fiero di lei, e di stare con lei. Ti amo piccola! ^_^

venerdì, settembre 08, 2006

Primi passi.. :P

Dopo una serata di ambientamento il piccolo Parmigianino ha mosso i suoi primi passetti nella nuova casa. Anche se la casina è sempre il suo habitat preferito stamani ha girato un po' dappertutto, andando a mangiare e a bere, e poi a giocare un po' con tubo e rotolo di scottex, per poi scavare nel truciolo prima di ritornare in casa. E anche stasera un po' è stato sveglio, si è costruito un lettino comodo con truciolo e strisce di carta, ha rosicchiato una carota e preso il cibo da un cucchiaio che l'Ele gli porgeva.. E' ghiotto di mais :P. Poi è tornato nella sua piccola casina, e si è messo a dormire nelle posizioni più buffe :P

giovedì, settembre 07, 2006

Un nuovo amico

Finalmente è arrivato. Dopo tante peripezie, ricerche in molti negozi, viaggi a vuoto e ripensamenti oggi siamo stati a prendere il nostro Parmigianino!! ^_^ Il suo primo giorno è stato difficile: dopo che la signora del negozio lo ha preso con un po' troppa foga e lo ha infilato in una scatolina di plastica è iniziato il calvario, un viaggio in macchina per tornare a casa. Una volta giunto a casa ha scoperto che la sua nuova residenza ha già bisogno di lavori di ristrutturazione, per una ruota non funzionante. Ancora non si è ambientato, poveretto. Comunque si trova benissimo nella sua casina, in cui passa la maggior parte del tempo, che ha già riempito di striscine di carta e un po' di truciolo, oltre a qualche semino. Esce fuori solo se lo si corrompe con una pallina al miele :P
Appena sarà un po' più a suo agio (sperando che riesca a bere.. -_-) cercherò di fargli una foto come si deve ;)

mercoledì, settembre 06, 2006

Curve nella Memoria

Dietro a un miraggio c'è sempre un miraggio da considerare,
come del resto alla fine di un viaggio
c'è sempre un viaggio da ricominciare.
Bella ragazza, begli occhi e bel cuore,
bello sguardo da incrociare,
sarebbe bello una sera doverti riaccompagnare.
Accompagnarti per certi angoli del presente,
che fortunatamente diventeranno curve nella memoria.
Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,
ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria.


Questa frase è presa da una canzone di De Gregori (viaggi e miraggi), e ogni volta che la sento mi viene da riflettere su quanto sia vera e importante, soprattutto la parte in grassetto. Ci sono momenti nella vita che rimangono per sempre, degli attimi che ci hanno segnato, degli appuntamenti importanti che ci rimangono sempre impressi nella memoria, che ricordiamo per tutta la nostra esistenza.
Nella mia vita ci sono stati dei momenti così: nel mio recente passato ripenso a due giorni passati a Verona, ma anche a un periodo più lungo, all'inizio dell'anno, a tutto quello che è cominciato in quei giorni (già alla fine dell'anno scorso, anche se ancora non aveva preso forma :P). Andando più indietro nella memoria ci sono comunque stati dei momenti o dei periodi che ricordo con piacere, a volte con nostalgia, che rimangono appunto curve nella memoria.
Ed è qui che le cose si fanno difficili... Dei momenti come quelli che abbiamo vissuto non torneranno mai, e li ricorderemo sempre con un po' di malinconia. Ma il modo giusto per ricordarli sarebbe un altro, sarebbe rendersi conto che il fatto che quei momenti non tornino è una vittoria, perché quei momenti rimarranno lì, indelebili e scolpiti nei nostri ricordi, rimarranno sempre presenti, ci faranno sorridere dolcemente quando ci ripenseremo, o ci metteranno di buonumore a riparlarne con le persone con cui li abbiamo condividi. Se quei momenti potessero ritornare forse sarebbero meno speciali, magari li guarderemmo a distanza di tempo e ci sembrerebbero diversi, di sicuro meno unici. O magari passeremmo il tempo ad aspettare di riviverli, a cercare di ricreare le sensazioni e le emozioni che abbiamo provato... Ma è sbagliato, perché ogni momento ha senso nell'attimo in cui viene vissuto, all'età in cui si è vissuto. Oggi non sono la persona che ero anni fa, non sono quello che ero l'anno scorso, il mese scorso, o ieri... E quello che ero è stato parte di quei momenti, e sempre sarà parte dei ricordi.
Eppure a volte si avrebbe proprio voglia di riviverli quei momenti, così per ricordare l'effetto che fa, le sensazioni che si provano :)

martedì, settembre 05, 2006

Love is...

Difficile definire cosa sia l'amore: ci hanno provato poeti, artisti,filosofi e pensatori per secoli... Credo sia impossibile dare una definizione universale dell'amore, perché per ognuno è diverso, per ogni coppia è diverso, per ogni persona.. Si deve viverlo! Di sicuro l'amore è il sentimento in assoluto più forte, perché ti completa, ti fa mettere in discussione, ti fa essere felice o triste in maniera talmente profonda che nessun altro sentimento può fare. L'amore ti cambia, ti spinge a fare cose che non avresti mai fatto, o che pensavi che non avresti fatto. Ti fa accettare i difetti degli altri, ti fa amare quei difetti, e ti fa accettare i tuoi perché ti fa capire che c'è qualcuno che ti ama nonostante i tuoi difetti. Ed è vero, non è mai uguale a se stesso. Dopo una prima fase in cui tutto sembra perfetto ci si rende conto che non lo è, che anche la persona amata ha i suoi difetti, e che questi te la fanno amare ancora di più. E ci si rende conto che ogni relazione, ogni rapporto, è fragile, è difficile, è duro, ed è anche questo a renderlo così speciale: perché è necessario lottare per cambiare, per andare incontro all'altro, per discutere, e spesso non è facile. Ma se si è innamorati ne vale la pena! Mi viene in mente una frase di un telefilm: "In buona sostanza... le coppie veramente giuste sguazzano in mezzo alla stessa merda di tutti gli altri... la grossa differenza e che non si lasciano sommergere! Uno dei due si farà forza e ogni volta che occorre lotterà per quel rapporto! Se è giusto, e se sono fortunati, uno dei due dirà qualcosa ". Al di là delle parole usate trovo questa frase meravigliosa e vera, soprattutto la parte in grassetto.. Perché è normale che in un rapporto si incontrino delle difficoltà, dei problemi: perché alla fine si tratta di prendere due vite separate e sovrapporle, unirle insieme, due modi di vivere diversi, opinioni diverse, conoscenze diverse, famiglie diverse,anche diversi modi di esprimere le proprie idee o i propri sentimenti... Ma con l'amore si riesce a far funzionare tutto, perché ne vale sempre la pena!

lunedì, settembre 04, 2006

Pallavolo

Oggi, come ogni anno, c'è stato il ritrovo della squadra di pallavolo per salutare la nuova stagione. E come ogni anno è bello ritrovarsi assieme a compagni vecchi e nuovi. Ormai la pallavolo per me è come se esistesse da sempre, ci gioco da quando ero alle elementari, e se non ci fosse mi mancherebbe qualcosa; certo è un impegno, non è facile allenarsi con costanza tutto l'anno, settimana dopo settimana, ma è anche gratificante e divertente (e mi aiuta a non ingrassare troppo, e adesso a smaltire la ciccia accumulata durante le vacanze :P ). Ritrovare i compagni con cui passerai una stagione, alcuni amici con cui sei cresciuto, che vedi da sempre, con cui hai condiviso delle faticate e qualche soddisfazione... Ogni volta che penso alla pallavolo penso a come sarebbe stata diversa la mia vita se non avessi iniziato a giocare a questo sport: quante persone non avrei incontrato, quante scelte diverse avrei fatto nella mia vita; a volte sarei curioso di sapere cosa sarebbe successo se quel pomeriggio di tanti anni fa avessi deciso di andare a casa invece che presentarmi in palestra per provare a vedere se questo sport mi sarebbe piaciuto ^_^. Ma forse ha poco senso chiederselo: è certo che per come sono andate le cose credo che la scelta che ho fatto anni fa sia stata davvero azzeccata. E non è poco pensarla così dopo 15 anni (più o meno :D ) :)

domenica, settembre 03, 2006

Londra

Io adoro Londra, per moltissimi motivi: è una città multiculturale, in cui si vede di tutto, è una città che può essere vissuta in 100 modi diversi; molti dicono che Londra è una città caotica, stressante, sempre di fretta, ma non è del tutto vero. Non ha torto chi dice che in centro tutti vanno di fretta, sulle scale mobili della metropolitana di deve tenere la destra perchè altrimenti la gente che ha fretta non riesce a salire, la city e la zona di Oxford Street all'ora di pranzo sono affollate di persone che consumano un pasto veloce con un paio di sandwich per poi correre e tornare a lavoro... Eppure questa è solo una faccia di Londra; ne esiste anche un'altra, quella rilassante: è possibile entrare in Regent's Park (o in Hyde Park, o in altri parchi cittadini) e scordarsi del mondo, vedere ovunque gente distesa a leggere, riposarsi chiacchierare, mangiare; vedere scoiattoli e altri animali che si fanno tranquillamente accarezzare dai passanti; vedere persone che fanno jogging all'interno del parco, con le cuffie degli i-pod infilate negli orecchi.
Lo stesso si può dire dei quartieri: in nessuna altra città che ho visitato la vita cambia così rapidamente da un quartiere all'altro, da una zona all'altra; è possibile trovarsi nei pressi di WhiteChapel e Brick Lane,circondati da arabi o bengalesi, dai ristoranti etnici e dal mercato locale, ma camminando per 10 minuti si arriva nella city, piena di grattacieli, ordinata, in cui tutti sono in giacca e cravatta! Si può passare dallo shopping caotico di Oxford Street e Regent's Street a quello di lusso di knightsbridge, a quello eccentrico e strano di Camden Town Hall... O passare dalla confusione di Piccadilly Circus al rilassante quartiere di Notting Hill, con giardini e case che sembrano uscite da una periferia lontana.
E lo stesso si avverte nell'architettura, con immensi grattacieli moderni che si ergono di fianco alla Torre di Londra, con un ponte costruito nel secolo scorso con uno stile di quasi mille anni fa.
E oltre a questo è una città culturale, piena di musei e opere d'arte, molti dei quali gratuiti (quelli statali almeno).
La trovo poi una città vivibile: per le dimensioni che ha si gira molto bene, i trasporti pubblici sono costosi ma funzionano egregiamente, e ovunque sono controllati dalle forze dell'ordine.
Certo ha anche dei difetti: prima di tutto è enorme, e pu lasciare spaesati. Ci sono poi delle zone non proprio sicure, soprattutto di sera; è popolata da personaggi strani ed eccentrici (non che sia necessariamente un difetto :P), anche se nessuno sembra farci caso :P. E molto cara per viverci, anche se gli stipendi sono proporzionati al costo della vita. inoltre gli orari sono molto simili ai nostri, e per persone abituate ad uscire e andare tardi a letto e svegliarsi tardi non è proprio l'ideale.
Una città meravigliosa :)

sabato, settembre 02, 2006

Winter Time 2.0

Ho parlato in un precedente post della malinconia per la fine delle vacanze e il ritorno allo studio.. Il ritorno alla vita di tutti i giorni ha però anche qualche aspetto positivo: domani rinizia il fantacalcio, facciamo il mercato, un giornata che può valere una stagione :P. E' un rito che mi ha accompagnato da anni, da quando ero alle medie, ed è sempre divertente :). Poi lunedì rinizierà la pallavolo, e la stagione sportiva. Anche se l'idea di mettermi a faticare e il ricordo del dolore ai muscoli degli anni passati mi spaventa un po' è un'altra cosa che mi piace. E' sempre bene cercare di vedere gli aspetti positivi delle cose :)

venerdì, settembre 01, 2006

Momenti

Ero partito con l'idea di scrivere un post diverso, a partire da una citazione del film che abbiamo visto stasera, "Le seduttrici", ma non ho trovato la citazione esatta e nemmeno me la ricordo, quindi ho lasciato perdere. :P
Ho invece deciso di dedicare questo post a un momento, o meglio a dei momenti vissuti stasera... Rientrati dal cinema, dopo essere stati un po' a chiacchierare e discutere, salire in camera per buttare giù un piano di studi. Poi guardarsi, coccolarsi e abbracciarsi... Guardarsi ancora e aver voglia di fare l'amore, ma sapere entrambi di non poterlo fare. E in quel momento l'ho guardata, e ho cominciato ad accarezzarla e a baciarla dappertutto, coprendo ogni centimetro del suo corpo, sfiorandola con le mani e con le labbra su tutta la pelle; Poi ci siamo stretti forte, abbracciati, e ho continuato a baciarla, una serie di baci dolci, lenti. E' stato tutto istintivo, avevo voglia di baciarla senza fermarmi, di trasmetterle tutto l'amore che provo per lei, di guardarla nei suoi bellissimi occhi, di stringerci e stare abbracciati, così, tranquilli. Di sentirci uniti..
Ti amo piccola! ^_^

giovedì, agosto 31, 2006

Rage

Riflettevo su una caratteristica propria del mio carattere, una cosa di cui mi sono sempre reso conto ma che ogni giorno trova conferma, e riguarda la rabbia. Io sono incapace (o quasi :P) di arrabbiarmi... Certo, può capitare che mi innervosisca, magari anche per piccole cose, ma difficilmente mi arrabbio, non credo di essere mai stato veramente furioso in vita mia. Già al liceo un compagno di classe (non ricordo chi di preciso :P) mi disse che era impossibile farmi arrabbiare... E durante questi anni ne ho avuto conferma. Ci sono situazioni in cui una qualsiasi altra persona monterebbe su tutte le furie, o comunque si arrabbierebbe, mentre la mia reazione è diversa; ovviamente dipende dalle situazioni, ma non è praticamente mai di rabbia: passa dalla tristezza all'indifferenza, a altre sensazioni. A volte mi sono chiesto perché questo accada, perché molti dicono che una bella sfuriata ogni tanto ci voglia, mi sono chiesto se non sarebbe meglio ogni tanto incazzarsi come si deve (anche se non sono convinto che sarebbe meglio, anzi :P). Di fatto però sono così, bisogna accettarlo! :)

mercoledì, agosto 30, 2006

Casa dolce casa

L'ho fatto! Ormai non si torna indietro! Ci ho pensato un bel po', ho ponderato bene la scelta, ma alla fine mi sono deciso... Ho comprato una bella gabbietta per un nuovo amico, un criceto che si chiamerà Parmigianino(è una storia lunga, anche se nemmeno troppo :P) e che presto si unirà alla famiglia. So che è un impegno, per quello ci ho pensato bene, ma alla fine ho deciso e ne sono soddisfatto. Insieme a mamma Ele (:P) ce ne prenderemo cura e lo coccoleremo, cercando di non stressarlo troppo :D. Intanto abbiamo montato la gabbia, non senza qualche difficoltà :P
La sua casetta ha una ruota, un tubo che porta in una stanzina panoramica, un beverino e una ciotola, oltre a un ripiano non troppo stabile con qualche scaletta. :P Provvederemo ad arricchirla e a sistemarla con il tempo per renderla accogliente e confortevole. Ho anche comprato un po' di sabbietta per ricoprire il fondo della gabbia e un po' di cibo misto per criceti, in attesa che arrivi il nuovo ospite. :)

martedì, agosto 29, 2006

Winter time

Oggi ho riniziato a studiare, mi sono messo a lavorare un po' sulla tesi dopo il riposo estivo... Nulla di così strano né di così particolare, chiunque vada all'università e abbia deciso di dare qualche esame a settembre a giorni dovrà riniziare a studiare, e le vacanze stanno finendo per quasi tutti. Eppure, insieme alla solita malinconia che accompagna la fine dell'estate e il ricordo per le meravigliose vacanze appena trascorse, quest'anno c'è di più; perché quest'anno sto preparando la tesi che dovrebbe rappresentare la fine del mio percorso di studi, e la prossima estate potrebbe essere la mia prima estate da lavoratore (ma ancora potrei pensare a un master :P). Mi fa un effetto strano, stranissimo.. Pensare di iniziare a lavorare, di entrare nel mondo del lavoro, nel mondo degli adulti! Ho iniziato ad andare all'asilo quando avevo meno di tre anni e adesso che ne sono passati venti e più la scuola potrebbe finire. Da una parte è una liberazione, c'è l'emozione e la curiosità di entrare in un mondo nuovo, di iniziare a lavorare, di guadagnarsi finalmente i propri soldi. Ogni volta che pensavo al lavoro futuro ero sempre pieno di entusiasmo, curiosità e voglia di iniziare. Ma adesso che l'estate sta finendo e che mi trovo a considerare l'ipotesi in maniera più seria un po' mi manca la rassicurante idea che la prossima estate sarebbe stata un'altra estate da studente come gran parte di quelle appena passate.

lunedì, agosto 28, 2006

Lei

Seduto sul divano, in casa sua, con lei distesa, la sua testa appoggiata sulle tue ginocchia. E la guardi mentre fissa lo schermo, sul quale corrono le immagini di lei da piccola, mentre guarda con i suoi splendidi occhioni la telecamera. La guardi e sorridi! Le accarezzi i capelli, poi il collo e il viso, mentre continui a fissarla... e lei si gira e ti guarda, e il tuo sguardo si perde nei suoi occhi, gli stessi occhi che ti guardavano dallo schermo, così dolci e intelligenti, e sorride. E ti abbassi a baciarla, e ti senti davvero fortunato.

Il titolo

Dopo il post di presentazione, due parole sul titolo di questo blog: è ripreso dal titolo di una canzone di Francesco De Gregori, e mi è subito venuto in mente quando pensavo a un titolo per un blog... ancora non so di cosa parlerà questo blog, cosa ci scriverò, se riuscirò a tenerlo aggiornato, ma quella canzone simboleggia un po' quello che potrebbe diventare questo spazio; perché alla fine la storia non è altro che un intreccio di persone, di individui, ognuno con la propria vita, i propri sogni, le proprie speranze e le proprie idee. E ogni persona, la sua vita, è un incontro tra il suo io e quello delle persone che incontra, con cui decide di trascorrere parte (o tutta :P)della propria esistenza, e ogni persona che incontra la cambia, la fa evolvere, le lascia un segno che si porterà dietro per sempre.

La storia siamo noi

Eccomi qui, a scrivere il primo post del mio blog...
Non sono nemmeno convinto del perché io abbia finalmente deciso di tenerne uno; è un bel po' che i blog sono di moda, ormai ce l'hanno tutti, è un modo di comunicare che ormai è conosciuto e sfruttato da moltissime persone nella rete. Eppure ho sempre pensato di non essere tipo da blog... Perché non è che abbia granché da dire, non mi piace molto parlare di me, non penso che la mia vita sia così interessante perché degli sconosciuti possano seguire quello che scrivo e temo di non avere la costanza per tenere questo blog aggiornato come dovrebbe. E allora perché ho deciso di aprirlo? Forse non c'è un vero motivo, ne avevo solo voglia.. O forse pensi di non avere voglia di scrivere o di non avere nulla da dire finché non ti rendi conto che ci sono persone per cui scrivere, che c'è un destinatario a cui inviare i tuoi pensieri, e questo blog potrebbe essere un modo ulteriore di comunicare. E' per quella persona che ho deciso di aprire questo blog, anche se in parte è anche per me stesso, perché a volte è divertente mettersi a scrivere e vedere cosa viene fuori, tanto per fare. :P

Ste