Oggi, a casa dell'Ele, abbiamo guardato insieme un'intervista fatta a David Bowie, uno speciale per i suoi 50 anni (credo :P). Premetto di non conoscerlo approfonditamente né dal punto di vista della produzione artistica (anche se ultimamente qualcosa so :P) né come persona, ma mi ha fatto davvero un'ottima impressione. Perché a 50 anni l'ho trovato una persona intelligente, convinta di se e della propria vita, che non rinnega il proprio passato né il proprio presente, convinta delle sue scelte, delle sue idee, di chi è e di chi è stato, e di che cosa vuole. Ovviamente non pretendo di conoscerlo o di sapere chi è da un'intervista di un'ora, ci mancherebbe, ma l'ottima impressione resta. Mi ha colpito soprattutto il modo in cui è in grado di ironizzare su di se, di accettarsi completamente per quello che è o è stato... Non rinnega gli anni bui, la droga, la vita sregolata. Ma nemmeno la pone, come fanno tanti, come una cosa per essere fighi e per andare contro le regole a tutti i costi. La mette contestualizzata in un tempo in cui il rifiuto per la società e il fuggire dalla realtà diventavano una necessità concreta, non un modo per essere alla moda. E' una persona che, almeno a posteriori, è sempre stato convinto di quello che faceva, ha vissuto a pieno un periodo, gli anni settanta, che lui considera il vero inizio del XXI secolo. E è una persona che ha saputo dire basta e smettere quando si è accorta di aver superato il limite... O meglio, quando non sentiva più il bisogno di essere così, quando si è sentito diverso da quello che era. Mi ha fatto l'impressione di essere uno che, in ogni momento della sua vita, ha finito per essere esattamente quello che voleva essere, che sentiva... Quanti di noi possono dire lo stesso?
Un ultimo pensiero per una riflessione con cui mi trovo d'accordo: quando l'intervistatore gli ha detto che molte persone lo criticavano perché "copiava" lavori già esistenti, opere di artisti diversi, lui ha risposto che era fiero di farlo... Ha risposto che il suo lavoro era proprio vivere la realtà, la società, confrontarsi con quello che esiste, e quando qualcosa lo colpiva o gli piaceva farlo proprio e rielaborarlo.
La riflessione nasce spontanea: non è quello che fanno tutti gli artisti? In parte è così: la realtà è quella che è, è sempre lì, uguale per tutti, cambia però il modo in cui la si percepisce... E l'artista la percepisce in un modo più profondo, la fa propria e la rielabora, e la presenta al pubblico cercando di esprimere delle emozioni, quello che sente.. E ancora ognuno percepirà l'opera dell'artista a modo suo. Se ci pensate sono pochi quelli che inventano cose nuove, dalla poesia alla musica, all'architettura, alla scultura, fino alle moderne forme di intrattenimento, come il cinema o i videogiochi; quasi tutti riprendono e rielaborano delle opere di altre persone, espressioni di altri artisti, e le fanno proprie, producendo dei veri e propri capolavori.
Che poi Bowie fosse attratto solo da chi usciva dagli schemi, da chi rifiutasse il classico e le regole della melodia per esprimersi più liberamente, è cosa che lui non nega, ma di cui anzi va fiero. e questo è il bello di questa intervista: si vede come nella sua vita tutto quello che ha fatto, dalle cose più vecchie a quelle più nuove, lo ha fatto perché voleva, perché ne era convinto, perché se lo sentiva... E quando si è reso conto che quello che faceva non gli piaceva e non lo realizzava ha smesso di farlo.
Sono poche le persone che possono dire altrettanto...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Che bel post amore!!^^ Per anni ho cercato qualcuno con cui parlare di questa mia passione... Io adoro Bowie, sono una sua fan da quando avevo 17 anni, l'ho conosciuto per caso e poi mi sono comprata un cd per curiosità, perchè mi piacevano le poche canzoni che conoscevo... ed è stato amore. Amore per la sua musica, ma non solo. Perchè amare Bowie dal mio punto di vista non può limitarsi ad apprezzarlo solo come cantante, è molto di più. Amarlo solo come cantante significa ignorare e perdersi tante altre componenti di un artista, di un vero e proprio artista a tutto tondo, uno che ha saputo unire musica, immagini, cinema, letteratura, teatro, parole... è un vero personaggio. Dalle sue interviste non si può che capire quanto sia intelligente, originale, ironico e autoironico... geniale! Lo adoro, semplicemente! E sono contenta che ti abbia fatto un'ottima impressione^^
W Il duca bianco!:)
Posta un commento