domenica, ottobre 29, 2006

Just two cents

A volte prendere una decisione significa essere a metà dell'opera. Nei momenti della verità riveliamo chi siamo realmente: a volte siamo i peggiori nemici di noi stessi... E a volte siamo all'altezza della situazione.



Penso che la vita sia condizionata dalle scelte che si fanno mano a mano che si va avanti. Tipo quella di ribellarsi a un superiore, quella di mettere a fuoco le cose che si hanno in comune invece del contrario, o di permettere a qualcuno di aiutarti, una volta tanto. L'importante è credere nelle proprie convinzioni e restare sempre con i piedi per terra.


Penso che ogni giorno sia fatto di tante piccole prove. A volte viene messo alla prova il nostro carattere, a volte la nostra fermezza, a volte il nostro senso dell'amicizia. E se siete fortunati, nel momento decisivo ne uscirete vincenti.

mercoledì, ottobre 25, 2006

Born to be Alone!

La volontà di scrivere questo post mi è nata ieri sera, anche se poi ho rimandato; oggi sicuramente sarà un post di natura completamente diversa da quella che avrebbe avuto se lo avessi scritto ieri, e anche il significato che ha per me è probabilmente diverso. Ho comunque deciso di scriverlo, quindi vediamo cosa vien fuori :P.
Ultimamente sto riflettendo moltissimo su chi sono, sul mio modo di vivere e di comportarmi, sul perché sono quello che sono e su come dovrei o vorrei essere. Dicono che pensare troppo fa male, e forse è vero :P. Però nella vita ci sono periodi di riflessione e cambiamento, e probabilmente mi ci trovo giusto in mezzo. :) E poi non pensare del tutto probabilmente sarebbe peggio :P.
Il concetto che volevo esprimere è un po' complesso, e so già che non sarà facile arrivare alla fine del discorso e rendersi conto di esserci riuscito, ma ci proverò. Nella mia vita, soprattutto negli ultimi anni, mi sono abituato a vivere da solo. Il che è strano per una persona abituata a uscire molto, a frequentare moltissime persone diverse, amici e non. Eppure ho sempre vissuto da solo. ho sempre vissuto tenendo per me tutti i miei problemi e le mie soddisfazioni, le difficoltà e i sogni o le aspettative. E' strano essere qui e pensare così a se stessi, guardandosi quasi dal di fuori. Molti dei rapporti che ho avuto forse non sono stati completi.. Non voglio dire che non siano stati veri rapporti, o vere amicizie. Persone con cui si sono condivise esperienze di ogni genere, timori, paure, sogni e speranze, persone che comunque sono sempre state lì ad aiutarti se ne avevi bisogno, su cui hai saputo di poter contare... Quello che cercavo di esprimere è che forse è incompleto il modo in cui io li ho vissuti. Perché alla fine quello che io ho condiviso di me è stato poco.
Non ricordo se è sempre stato così, non ne ho idea :P. Probabilmente non sempre, anche se in parte credo ci sia sempre stato questo mio modo di essere. Sicuramente è diventato più netto da quando sono all'università; l'entrare in un nuovo mondo, in un nuovo ambiente, il dover passare da una situazione in cui vedevi tutti giorni gli amici di sempre a un'altra in cui eri costretto a vederli solo ogni tanto, perché gli impegni finivano per accavallarsi, e le difficoltà non erano più comuni a tutti (ci avete mai fatto caso? Niente rende più vicine due persone che affrontare le stesse difficoltà, lottare insieme per superarle.. :) Vale sia nelle piccole cose, che siano un esame o un'interrogazione, sia in quelle più gravi: credo che l'unione che provano dei commilitoni in guerra sia davvero profonda.. Comunque questo post non parla di questo, non divaghiamo troppo :P), unite al fatto che ormai ti senti forse più maturo, in un certo modo più adulto e capace di contare su te stesso, ha accentuato questo mio modo di essere: il pensare di affrontare le proprie difficoltà da soli, il non sentire il bisogno di parlarne o di condividerle con qualcuno, ma di tenersele per se (non lo dico come una cosa che fa stare male, ma come un dato di fatto..);non parlo di problemi grossi, perché ogni volta che ci sono stati la mia famiglia è sempre stata lì, ha fatto di tutto per aiutarmi a superarli, mi è sempre stata vicina; parlo proprio delle piccole cose quotidiane, dell'università, del lavoro, dello stress.. a tutto questo si è unita una vita che in certi periodi è stata davvero massacrante (a ripensarci ora mi sembra lontanissima e mi sembra impossibile averla fatta per tanto tempo) e che ben si legava a questo mio atteggiamento :P : uscire la mattina presto, svegliandosi prima di tutti, andare a lezione e passare tutto il giorno in università, per poi uscire la sera alle sette e correre in palestra ad allenarsi; tornare poi a casa la sera, mangiare tardi e andare a letto, magari dopo aver visto una puntata del telefilm o del cartone di turno, uno dei pochi momenti di relax a disposizione.
Tutto questo mi ha abituato a sviluppare una sorta di indipendenza da tutto e da tutti, mi ha portato a parlare sempre meno di me e dei problemi, ma in generale a parlare sempre meno di tutto quello che mi riguardava. Non che facessi una vita solitaria, forse il termine più corretto è individuale. In quest'ultimo anno invece sono cambiate un bel po' di cose... Perché mi sono trovato a innamorarmi di una persona fantastica, e il rapporto che è nato è ovviamente qualcosa di diverso da tutto quello di cui ho parlato ora. E è qualcosa che non ammette un modo di vivere a cui ero abituato. E' qualcosa che richiede un cambiamento, ed è un cambiamento profondo e radicale. E io sono cambiato moltissimo in questi mesi, ogni volta che ci rifletto me ne rendo conto. E sono sicuro che dovrò cambiare ancora molto, ce n'è di strada da fare. :P Ieri il post avrebbe avuto un altro tenore, completamente diverso e molto più pessimistico :P. Oggi però non ne ho voglia... Oggi voglio essere fiducioso.. Perché come dicevo sono cambiato tanto in questi mesi, e sebbene cambiare sia un processo difficile (e a volte emotivamente "doloroso" :P ) è comunque sempre possibile farlo, se ci sono motivi validi, e alla fine si tratta solo di crescere e di rendersi conto di quello che davvero è meglio per noi, di quello che si vuole, delle persone che desideriamo essere. E non si deve mai smettere di cercare di diventare quello che si desidera.

sabato, ottobre 21, 2006

through her eyes

"A volte per guardare dentro te stesso devi farlo attraverso gli occhi di un altro.

Se sei fortunato quello che vedi ti piacerà, oppure ti insegnerà qualcosa. Se quello che vedi

non ti piace devi solo sperare di non aver bruciato troppi ponti."


Questa frase, tratta da un episodio di Scrubs, è una cosa a cui ho pensato spesso, soprattutto negli ultimi tempi (non ultimissimi :P). E secondo me esprime in maniera efficace una verità. Spesso, quando si crede in qualcosa o semplicemente si è abituati a vivere in un certo modo, si finisce per dimenticare le alternative, che ci possono essere persone che la pensano in modo completamente diverso, e che magari ci portano a mettere in discussione le nostre stesse idee e certezze. E la cosa è sicuramente vera in una relazione profonda, quando ci si innamora di una persona o quando si ha un'amicizia speciale... Perché ogni parola che dice quella persona ci fa riflettere, e spesso ci aiuta a guardare meglio dentro noi stessi, a capire se veramente quello che pensiamo sia giusto, se davvero si sono considerate tutte le opzioni. Spesso ci vuole una persona importante per farti rendere conto che stai sbagliando. Ma il discorso è vero anche al contrario: sentire che una persona per te importante è fiera di te, sentire che sei importante per lei, ti fa rendere conto di quello che sei e di quello che hai realizzato in modo molto più forte e profondo di quanto riesci a fare da solo.
Vedersi con gli occhi degli altri aiuta quindi a conoscere meglio se stessi e a riflettere sulla propria vita...

giovedì, ottobre 19, 2006

Magic Moments

Nella vita ci sono dei momenti memorabili, degli attimi che ricordi per tutta la tua esistenza, e che
ti cambiano completamente. Alcuni di questi momenti sono improvvisi, non te li aspetti, e durano
un attimo, ti colpiscono. Altri sono momenti attesi, che sogni da tutta una vita. Entrambi questi momenti devono essere vissuti al massimo, perché sono unici e non tornano più... Rimangono sempre impressi nella mente di ognuno di noi, e il loro ricordo non si può cancellare o modificare, è parte di noi.
C'è chi ha detto "La vita si gioca in un colpo solo, il resto è attesa..." e chi scrive che "La vita non è altro che la continua attesa tra momenti che valgano la pena di essere vissuti" (non era proprio così mi sa :P Mi suona male.. :P). Non sono d'accordo con queste due affermazioni, ma sottolineano l'importanza dell'attimo, del momento. Ci sono giorni perfetti, in cui tutto quello che hai sempre sognato si realizza, in cui ottieni quello che hai desiderato con tutto te stesso, e ti rendi conto che è tutto più bello di come lo avevi mai immaginato, e che è reale. Ti rendi conto di quanto importante sia il momento che stai vivendo, e le persone con cui lo condividi. Come dicevo, a volte è una cosa improvvisa, che non ti aspetti, che ti sorprende... Altre volte è una situazione che desideravi, che hai sognato e ti sei immaginato, che hai sempre voluto vivere. Sei mesi fa è stato uno di questi giorni... Un giorno perfetto, dall'inizio alla fine! Un giorno che hai sognato, che hai immaginato, ma che non potevi sognare migliore di come è stato! Un giorno che ti ha cambiato, ti ha segnato, ti ha lasciato una traccia indelebile in testa e sul cuore! Un giorno a cui ripensi sempre, dolcemente e con un po' di malinconia per un momento che non tornerà più! E alla fine l'unica cosa che conta è averlo vissuto, è averlo condiviso con qualcuno che ami... E' una cosa che dà un senso alla tua vita ^_^

martedì, ottobre 17, 2006

Stardust Evolution

Oggi, a casa dell'Ele, abbiamo guardato insieme un'intervista fatta a David Bowie, uno speciale per i suoi 50 anni (credo :P). Premetto di non conoscerlo approfonditamente né dal punto di vista della produzione artistica (anche se ultimamente qualcosa so :P) né come persona, ma mi ha fatto davvero un'ottima impressione. Perché a 50 anni l'ho trovato una persona intelligente, convinta di se e della propria vita, che non rinnega il proprio passato né il proprio presente, convinta delle sue scelte, delle sue idee, di chi è e di chi è stato, e di che cosa vuole. Ovviamente non pretendo di conoscerlo o di sapere chi è da un'intervista di un'ora, ci mancherebbe, ma l'ottima impressione resta. Mi ha colpito soprattutto il modo in cui è in grado di ironizzare su di se, di accettarsi completamente per quello che è o è stato... Non rinnega gli anni bui, la droga, la vita sregolata. Ma nemmeno la pone, come fanno tanti, come una cosa per essere fighi e per andare contro le regole a tutti i costi. La mette contestualizzata in un tempo in cui il rifiuto per la società e il fuggire dalla realtà diventavano una necessità concreta, non un modo per essere alla moda. E' una persona che, almeno a posteriori, è sempre stato convinto di quello che faceva, ha vissuto a pieno un periodo, gli anni settanta, che lui considera il vero inizio del XXI secolo. E è una persona che ha saputo dire basta e smettere quando si è accorta di aver superato il limite... O meglio, quando non sentiva più il bisogno di essere così, quando si è sentito diverso da quello che era. Mi ha fatto l'impressione di essere uno che, in ogni momento della sua vita, ha finito per essere esattamente quello che voleva essere, che sentiva... Quanti di noi possono dire lo stesso?
Un ultimo pensiero per una riflessione con cui mi trovo d'accordo: quando l'intervistatore gli ha detto che molte persone lo criticavano perché "copiava" lavori già esistenti, opere di artisti diversi, lui ha risposto che era fiero di farlo... Ha risposto che il suo lavoro era proprio vivere la realtà, la società, confrontarsi con quello che esiste, e quando qualcosa lo colpiva o gli piaceva farlo proprio e rielaborarlo.
La riflessione nasce spontanea: non è quello che fanno tutti gli artisti? In parte è così: la realtà è quella che è, è sempre lì, uguale per tutti, cambia però il modo in cui la si percepisce... E l'artista la percepisce in un modo più profondo, la fa propria e la rielabora, e la presenta al pubblico cercando di esprimere delle emozioni, quello che sente.. E ancora ognuno percepirà l'opera dell'artista a modo suo. Se ci pensate sono pochi quelli che inventano cose nuove, dalla poesia alla musica, all'architettura, alla scultura, fino alle moderne forme di intrattenimento, come il cinema o i videogiochi; quasi tutti riprendono e rielaborano delle opere di altre persone, espressioni di altri artisti, e le fanno proprie, producendo dei veri e propri capolavori.
Che poi Bowie fosse attratto solo da chi usciva dagli schemi, da chi rifiutasse il classico e le regole della melodia per esprimersi più liberamente, è cosa che lui non nega, ma di cui anzi va fiero. e questo è il bello di questa intervista: si vede come nella sua vita tutto quello che ha fatto, dalle cose più vecchie a quelle più nuove, lo ha fatto perché voleva, perché ne era convinto, perché se lo sentiva... E quando si è reso conto che quello che faceva non gli piaceva e non lo realizzava ha smesso di farlo.
Sono poche le persone che possono dire altrettanto...

mercoledì, ottobre 11, 2006

11 Ottobre 2006

E sono 8 mesi! ^_^ Mi sembra passato pochissimo dall'ultimo mesiversario, mentre il precedente mi sembra lontanissimo.. Forse perché adesso i giorni si susseguono un po' tutti uguali, le vacanze sembrano lontane, e lo studio la fa da padrone, lasciando poco spazio per tutto il resto. Ma questo mercoledì è stato un giorno speciale, perché abbiamo festeggiato 8 mesi con la mia piccola :) E lo abbiamo fatto a modo nostro ^_^ Prima facendoci gli auguri subito dopo mezzanotte, ieri sera, bevendo una birra insieme tanto per brindare :) (con un'intrusa che ce ne ha fregata un po' :P), poi stamani festeggiando come si deve e riposando distesi e abbracciati. E stasera siamo usciti: cena in un posto carino, chiacchiere e coccole, per poi tornare a casa a guardare un film e giocare con Parmigianino e Duchessa :). Una giornata semplice, tranquilla, rilassata.. Una giornata speciale! 8 mesi.. Ti amo Ele! ^_^

sabato, ottobre 07, 2006

Piccoli amici

Ieri mi sono messo a pensare agli animali.. Nella mia vita ho avuto ogni genere di animaletto: papere, pulcini, uccellini, criceti, scoiattoli, tartarughe d'acqua e di terra, gatti, pesci d'acquario e pesci rossi... Non so se mi son scordato qualcuno :P
La riflessione che ho fatto nasce dalla considerazione dell'importanza che questi animali hanno avuto nella mia vita, e che in genere hanno sulla vita di ognuno. Perché a volte si sottovaluto l'importanza di avere la compagnia di un animaletto... Ripenso a quante volte sono solo in casa e la mia gattina viene lì vicino, o si stende sopra di me quando sono sul divano... E mi fa compagnia! O quando le mattine d'inverno devo alazrmi prestissimo e lei viene a svegliarmi, accarezzandomi la faccia con le sue zampine, o quando dorme sul letto e ti riscalda (anche se vuole sempre tutto il posto :P). Ma penso anche a quello che si prova a tenere tra le mani un cricetino, a vederlo correre e mangiare, ad accarezzarlo sul pancino. :) Ogni animale ti arricchisce, diventa una presenza importante della vita, e forse inconsapevolmente, forse no, ti rende più felice, o ti consola. C'è chi li considera semplici passatempi, quasi simili a giocattoli... Per me non è così, sono dei compagni! Saluto quindi tutti gli amici animali e chiunque se ne prenda cura... ^_^

domenica, ottobre 01, 2006

Vi voglio bene ^_^

E' un po' che penso a questo post, e stasera mi è venuta voglia di scriverlo... Volevo parlare della mia famiglia. Come ogni famiglia abbiamo i nostri difetti, le nostre stranezze, le nostre abitudini e i nostri aneddoti o modi di dire. Credo che ci si renda conto di quanto la propria famiglia è unica e diversa dalle altre solo quando ti confronti a pieno con un'altra persona, con le sue idee, e ti rendi conto che molte cose che magari per la tua famiglia sono scontate e normali per altre non lo sono e viceversa. Ma questo post non parla di questo... E' un post di ringraziamento, per dire grazie a quattro persone (e qualche animale :P) con cui ho vissuto per 24 anni (o quasi) della mia vita, e grazie alle quali oggi sono quello che sono (anche grazie a me, qualcosa di mio ce l'ho messo :P). Perché qualsiasi cosa faccia o dica loro sono sempre lì... Non importa quanto io non parli con loro, o quanto voglia apparire indipendente, o quanto stia fuori casa e ci si veda poco. Non importa che tu abbia fatto una cazzata o sia stato sfortunato, o abbia semplicemente voglia di parlare, ogni volta che hai un problema sono lì... E ci sono senza discutere, senza chiedere, senza giudicare. Ci sono senza chiederti per filo e per segno com'è successo, o perché hai fatto una cosa piuttosto che un'altra.. Ci sono senza giudicare le tue scelte, senza dirti che hai sbagliato, senza rinfacciarti nulla, ma con il solo intento di farti stare bene, di aiutarti, incondizionatamente... Si preoccupano per me senza chiedere nulla in cambio, senza fartelo mai pesare.. Vi voglio davvero bene, siete davvero importanti per me!