lunedì, settembre 14, 2009

Un anno dopo!

E' tantissimo che non pubblico un nuovo post, ma oggi mi trovo a commentare il primo anniversario di un evento che, volente o nolente, ha segnato la nostra storia moderna. Un anno fa le televisioni trasmettevano le immagini dei dipendenti di una delle più grandi banche d'affari americane, Lehman Brothers, che uscivano in gruppo dai loro uffici, con in mano degli scaatoloni colmi di roba accumulata negli anni... Senza entrare in discussione sulla differenza tra il modello europeo e quello americano, che concede opportunità ad ogni passo, ma che è capace di toglierti tutto da un giorno a un altro, quell'evento ha segnato un punto importante nella nostra storia recente, è l'evento simbolo di una crisi finanziaria globale che ha toccato, bene o male, tutti! I dipendenti della società si sono ritrovati senza lavoro da un giorno ad un altro, gli azionisti grandi e piccoli hanno visto trasformare i loro titoli in carta straccia all'apertura della borsa, e i 150 miliardi di debito obbligazionario sono ancora lì che aspettano di essere rimborsati ai creditori.

E intanto ci si chiede se sia stato giusto lasciar fallire un colosso come Lehman, se non si siano sottovalutate le conseguenze, se il punirne uno per educarne cento non sia stato un errore. perché prima di Lehman sono state salvate Fannie Mae e le grosse case di mutui, o i colossi assicurativi (AIG in testa) e dopo Lehman sono state salvate tutti i grossi gruppi bancari del paese (Citigroup e Merryl lynch in testa, quest'ultima inglobata da Bank of America) e del resto del mondo (penso a RBS, ad esempio, ma come questa moltissimi altri). E ci si chiede se alla fine i poveri investitori e i poveri dipendenti di Lehman non siano solo stati più sfortunati di altri, che allo stesso modo hanno rischiato la bancarotta. Si è temuto il collasso del sistema, che non c'è stato anche grazie ai continui salvataggi e all'impegno dei governi,e alla crisi che stiamo pagando tutti, in un modo o nell'altro.

E oggi, a un anno di distanza, cosa possiamo dire di Lehman? Le borse, dai minimi di marzo, sono tornate prepotentemente a crescere.. Gli stipendi dei manager (ricordiamo che la guida di Lehman Brothers, Richard Fuld, guadagnava più di 60 milioni di $ l'anno, quando ha portato la sua azienda alla bancarotta. Le banche hanno presentato bilanci in attivo anche grazie ai cambiamenti delle regole di bilancio fatte dai governi, e iniziano a reinvestire in titoli che, se non sono tossici, possiamo dire almento "complessi". Le banche hanno stretto il credito alle imprese e ai cittadini, aumentando gli spread nonostante i tassi molto bassi, e quasi tutte le aziende stanno collocando sul mercato, ormai drogato di liquidità, dei bond a tassi concorrenziali per miliardi di euro, mentre i bot a tre mesi ormai hanno rendimenti negativi, e i tassi in Svezia sono sotto allo zero (in pratica le banche perdono soldi, se li lasciano depositati presso la banca centrale).

Quindi è cambiato tutto o non è cambiato niente?? l'impressione (personale, si intende) è che questa crisi sia una crisi che non trova riscontro in crisi precedenti, è la prima vera crisi globale in senso lato, in cui è fallito un colosso della finanza e in cui poi si è lottato e combattuto per non far crollare il sistema finanziario stesso, a ragione o a torto... Ma quello che non si è capito è che se non cambiano le regole la natura stessa di questo sistema finanziario rischia di farci precipitare in una nuova crisi, e stavolta il botto potrebbe essere tale da non riuscire a fermare la deflagrazione.


Speriamo di non farsi troppo male..